Lavoro

Zavanella: "Gli imprenditori pagano gli stipendi con i loro risparmi"

Manifestazione Cna spiegata dal presidente provinciale: "Chiusa un'impresa su 10, fatturato dimezzato. Ribasso d'asta favorisce le imprese mafiose"

“Dopo la grande crisi del '29, l'economia ripartì dall'edilizia pubblica. Qui si fa di tutto per far morire gli imprenditori”. 

Lo sostiene il presidente Cna della provincia di Pisa Andrea Zavanella che aggiunge: “Siamo a Pisa a protestare contro la burocrazia che ci strangola quotidianamente e che ha determinato la chiusura nella provincia del 10 per cento delle imprese. Complessivamente si è perso il 50 per cento del fatturato in tre anni. Qui si sta facendo di tutto per resistere. Lo dimostra il fatto che l'indotto ha perso solo il 15 per cento degli addetti. Gli stipendi, gli imprenditori li pagano con i loro risparmi. Noi chiediamo da anni un piano di interventi per far ripartire il settore”.

Eccola, poi, la sintesi della situazione attuale secondo Zavanella: “Abbiamo l'edilizia privata ferma perché non c'è l'accesso al credito. C'è una quantità immane di appartamenti invenduti perché le banche non concedono prestiti. Sul fronte della burocrazia ci viene chiesto di pagare entro 30 giorni i fornitori, ma gli enti ci mettono mesi a rilasciare un Durc. Non solo sono aumentate le tasse nazionali, ma anche quelle locali: le nostre imprese pagano due volte la tariffa sui rifiuti. Prima quella dei rifiuti straordinari e poi quella ordinaria. Siamo a Pisa per dire no alla burocrazia, per chiedere maggior accesso al credito e per dire agli enti che non si può continuare a fare le gare con il global service e il ribasso d'asta che favorisce solo i grandi gruppi e le imprese mafiose”.