Attualità

25 nuovi orti sociali alle Piagge

900 metri quadri di terre in via Parigi messe a disposizione da un privato a cittadini e volontari della onlus Ortipisani.

I nuovi orti, 25 in tutto sono stati messi a disposizione sul terreno di proprietà di un privato, Cirano Testai. 

Testai, 81 anni compiuti da poco, è nato in campagna e ora è residente fuori Pisa. Si è rivolto ad all'associazione Ortipisani dopo aver visto i risultati ottenuti con gli orti sociali di San Giuliano (a Pappiana e Molina di Quosa) aperti lo scorso anno. Ha contattato Giuliano Meini, presidente di Ortipisani, per offrire il suo pezzo di terra – 900 mq in tutto ­ alla collettività. "Avevo questo terreno e ho pensato come utilizzarlo a fini sociali - racconta - Dopo una ricerca ho trovato Ortipisani e ho deciso di contattarli. Vedere la terra abbandonata mi dà una grande tristezza, per questo la cedo volentieri all’utilizzo di persone giovani e appassionate. Abito a Ghezzano – aggiunge – e ho già un piccolo orto, per cui ho pensato fosse giusto lasciare questo pezzo di terra a chi può occuparsene. Sono convinto che siano persone con forti principi sociali e che credono nel valore collettivo dell’agricoltura, un elemento che considero estremamente utile in questi tempi". Dopo qualche mese per la preparazione del terreno e la logistica per l’acqua, ora gli orti sono pronti per partire. Ogni lotto avrà a disposizione 200 litri di acqua alla settimana; i lotti sono dai 30mq ai 50mq l’uno e sono stati assegnati a circa 20 ortisti titolari. Alcuni appezzamenti vengono coltivati insieme ad amici e familiari, portando il numero delle persone coinvolte a circa 50. 

"In pochi giorni ho avuto più di 50 richieste – spiega Meini – e non è stato quindi difficile assegnare i pezzi di terra disponibili. La domanda di orti sociali c’è ed è in crescita. A differenza di quanto comunemente si pensa, sono soprattutto i giovani dai 20 ai 40 anni che hanno affollato la lista d'attesa". 

Coltivare dai semi conviene. L'aspetto economico è rilevante per tutto il ciclo di produzione. Per esempio, una piantina di pomodoro costa 80 centesimi: dopo tre mesi di crescita, concime e acqua si raccolgono dai 3 ai 5 kg di pomodori. L'associazione Ortipisani propone invece di partire dalla semina.

Partendo da un seme, che costa meno di 1 centesimo, si raccolgono 5 kg (come da una singola piantina). In un paio di solchi da 7 metri, come quelli degli orti ora aperti, si posano fino a 50 piante, per una raccolta di circa 250 kg: se si parte dai semi, seguendo i corsi dell'associazione, si risparmiano anche i 40 euro del costo delle piante. 

Agli ortisti è richiesta l’adesione all’associazione, con una tessera annua di 10 euro a cui, per questi orti, vanno aggiunti 10 euro di contributo per le spese. Non ci sono altre spese, né moduli da compilare. Gli ortisti devono occuparsi dell’attrezzatura e delle piante. 

L’associazione mette a disposizione i propri esperti e una serie di corsi per l’autoproduzione: dai semi, alle piantine, alla crescita fino alla raccolta dei semi per le stagioni successive. Tutti i venerdì, dalle 15 alle 17, c’è il laboratorio dedicato ai semi, nella sede di Rigoli, seguito dalle 17 alle 19 dal corso sull'orto: si impara a selezionare i prodotti più adatti al proprio terreno, a scegliere le varietà e a fare anche gli ibridi. Le semine vengono poi collocate nella serra dell’associazione e quando le piantine sono pronte possono essere trasferite nei singoli orti.