Alle 23 in punto, nel bel mezzo dei 140 palazzi illuminati per la notte della Luminara pisana, i primi fuochi d'artificio hanno cominciato a brillare, dando inizio allo spettacolo più atteso.
Che, per una mezz'ora, hanno intrattenuto le migliaia di persone che si sono ritrovate sui Lungarni, per godere dello spettacolo che, come di consueto, è stato reso possibile dalle piattaforme galleggianti sull'Arno.
La Luminara affonda le sue radici addirittura nel Seicento, quando nella cappella del Duomo venne solennemente collocata l’urna con il corpo di Ranieri degli Scaccieri, patrono della città, morto nel 1161.
"Che meraviglia i Lungarni pieni di famiglie e di turisti - ha scritto il sindaco Michele Conti - si rinnovano incanto e tradizione nella più magica delle notti pisane".