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Iacopo vuole prendere il treno, lo aiuta l'ex ministro

La campagna Twitter è arrivata a Carrozza che ha incontrato il ragazzo all'istituto di biorobotica del Sant'Anna

"Sono lieto di aver trovato porte aperte e di aver ricevuto alcune proposte, da esaminare nel dettaglio in occasione di prossimi incontri, per diventare parte attiva nelle azioni che possiamo intraprendere insieme all’istituto di biorobotica". Quelle proposte, Iacopo Melio, lo studente disabile che ha lanciato l’hashtag #vorreiprendereiltreno le ha ricevute direttamente dalla parlamentare ed ex ministro, ma prima ancora ricercatrice del Sant'Anna, Maria Chiara Carrozza . 

Questa mattina, l'onorevole e il suo team e Iacopo si sono incontrati nella sala riunioni dell’istituto di biorobotica del Sant’Anna a Pontedera.

“Oggi abbiamo superato insieme qualche gradino – ha commentato lo studente residente in un comune vicino a Empoli – e ho trovato tante porte aperte che mi fanno ben sperare. Il cammino sarà lungo e non facile ma c’è la volontà di intraprenderlo insieme al gruppo di Maria Chiara Carrozza e a tutti coloro che vorranno unirsi per dare voce a una campagna che porto avanti non per me, sia chiaro, ma per tutti coloro che sul treno vorrebbero salire”.

“Come bioingegneri – ha aggiunto poi Carrozza – siamo interessati a migliorare la qualità della vita delle persone e ad aumentarne i gradi di autonomia e di indipendenza. Io stessa, talvolta, ho aiutato persone anziane che salivano o scendevano dai treni con difficoltà. Mi chiedo quindi perché dobbiamo impedire a una fetta della popolazione che, non mi riferisco soltanto a quella anziana, peraltro in continuo aumento, ha necessità di muoversi e di raggiungere il posto di studio o di lavoro. Oltre al risultato scientifico, noi bioingegneri dobbiamo mirare ad innalzare la qualità della vita delle persone”.

Iacopo Melio sarà quindi coinvolto in maniera attiva in un progetto che comincerà a prenderà forma magari attraverso una proposta europea da formulare insieme a un network di università e di centri di ricerca che già collaborano con il Sant’Anna, per arrivare a un restyling o addirittura a un prototipo di carrozze ferroviarie accessibili.

Ma l’istituto e l’ex ministro non vogliono l’esclusiva di questo movimento d’opinione che attraverso Twitter ha coinvolto anche il presidente della Regione Enrico Rossi. “Tutti – ha concluso Carrozza – possiamo mobilitarci per convincere l’azienda a riconoscere questo diritto, ben sapendo che per garantirlo occorrerà tempo per sviluppare progetti, finanziamenti, anche attraverso forme innovative come sistemi di crowdfunding”.