Politica

Il "disturbo" della democrazia

Nerini racconta i retroscena della commissione capigruppo e parla di insabbiamenti delle commissioni di inchiesta e delle lungaggini del consiglio

In primo piano Maurizio Nerini

Noi Adesso Pisa solleva il problema sul funzionamento della conferenza capigruppo. In particolare Maurizio Nerini, uno degli esponenti più vivaci della lista ritiene che la conferenza, invece di essere utile al funzionamento del consiglio comunale sia un intralcio all'amministrazione della città in particolare per quanto riguarda alcune decisioni delicate per la maggioranza. “Ho partecipato – dice Nerini - alla conferenza dei capigruppo del consiglio comunale di Pisa lo scorso venerdì e sono stato ancora una volta sfavorevolmente impressionato da questo organismo che a mio avviso, invece di preparare i lavori del consiglio comunale li complica e crea malumori”.

“C'è stato un grosso scontro – dice Nerini - sulla decisione da parte del Pd e della sua maggioranza, di calendarizzare una sola commissione di inchiesta delle tre richieste, adducendo problemi di tempo e nascondendo l’intenzione di rimandare scientificamente i problemi, con la paura che siano individuate le responsabilità che esistono sia sulla vicenda dei cimiteri, come sulla gestione del cantiere delle Stallette. Sì, – continua l'esponente di Noi Adesso Pisa - paura di dare nome e cognome ai problemi e far pagare chi ha speso a vanvera i nostri soldi”.

Insomma secondo Nerini problemi politici e amministrativi su cui la maggioranza non sa rispondere: “La maggioranza è allineata e coperta sui grandi problemi, ma allo stesso tempo è incapace di dare risposte nelle cose più semplici. Ho fatto notare che giacciono all’attenzione del consiglio, dei documenti che portano la data del dicembre 2013 che non abbiamo mai discusso, documenti che sono costati fatica e lavora da parte di chi li ha prodotti che andiamo ad analizzare spesso quando non sono più attuali. Mi è stato risposto – ha concluso Nerini - che è colpa delle minoranza che fa troppi atti di opposizione. Ma che disturbo sarà per loro la democrazia?”