Spettacoli

Il film pisano fa il tutto esaurito

Torna a grande richiesta Il giocatore invisibile di Stefano Alpini. Il film è stato interamente girato a Pisa, in parte in aule universitarie

La produzione del film

Dopo il grande successo riscosso in occasione dell' anteprima, torna sullo schermo del cinema Nuovo, l'opera prima di Stefano Alpini.

Il giocatore invisibile è stato girato interamente a Pisa e in particolare alla scuola Normale Superiore dove nessuna troupe ha mai realizzato opere cinematografiche.
Un professore universitario, Stefano Nari, docente di letteratura comparata, sta rientrando in Facoltà dopo un incontro amoroso con una studentessa. Lo attende una sgradevole sorpresa: il suo assistente gli mostra una lettera pubblicata sull'ultimo numero della rivista Ateneo. Un anonimo lo accusa di essere incorso in un clamoroso errore in un suo articolo dedicato "all'elogio del tradimento": citando come esempio positivo di "tradimento" il film di Jean Luc Godard, Il disprezzo, tratto dall'omonimo romanzo di Alberto Moravia, il Prof. Nari ha dimenticato di sottolineare che il film, nella sua versione italiana, è stato a sua volta "tradito" malamente dal produttore che ne ha modificato le musiche e tagliato alcune scene significative.
Tratto, o meglio ispirato all'omonimo romanzo di Giuseppe Pontiggia, il film è ambientato tra le strade e le aule universitarie della città di Pisa, in cui invidie, amori nascosti e desiderio di credibilità intellettuale fanno da sfondo al dramma interiore di un uomo, un bravo Luca Lionello, che vede mancarsi giorno dopo giorno il terreno sotto i piedi.
Riuscendo a rendere davvero invisibile quel "giocatore" che muove i fili nell'oscurità, Alpini riesce a costruire attorno ad un elemento senza un apparente valore un vero e proprio thriller sentimentale, che a poco poco costringerà un accademico tutto d'un pezzo a mostrare i lati più deboli del carattere e ad aprire gli occhi dinnanzi ad una serie di verità, cui per orgoglio o presunzione ha sempre voltato le spalle.