Attualità

Il gasdotto "della discordia" approda al Sant'Anna

Un incontro per parlare dell'impatto sociale ed economico dell'opera con l’amministratore delegato di Tap Italia, azienda intenzionata a realizzarla

Sul progetto del gasdotto dall’Azerbaijian all’Italia è stata organizzata una tavola rotonda per mettere e a confronto le posizioni degli allievi del Sant’Anna. L'appuntamento è per venerdì 12 dicembre alle 9,30 nell'aula 3 della sede centrale pisana dell'istituto. Saranno presenti i vertici di Tap Italia e la presidente del Centro di documentazione sui conflitti ambientali, Marica Di Pierri.

Il progetto di gasdotto che, dopo aver attraversato Grecia e Albania, porterà in Italia il metano dell’Azerbaijan – ribattezzato Trans Adriatic Pipeline o semplicemente Tap – sta generando un forte dibattito tra coloro che considerano l’opera come strategica e chi invece la reputa soltanto un’ulteriore infrastruttura che provocherà danni all’ambiente. 

L'incontro si svolge nell’ambito del corso di diritto agro-ambientale tenuto da Eloisa Cristiani. La tavola rotonda è invece organizzata dalla ricercatrice Mariagrazia Alabrese.

Il gasdotto, se sarà costruito, è destinato ad approdare in Italia sulla spiaggia di San Foca, a Melendugno (Lecce) paese scelto come punto di arrivo. Già questa scelta ha provocato i primi punti di discordia, che troveranno puntuale rappresentazione anche durante l’evento alla Scuola Superiore Sant’Anna. L’incontro del 12 dicembre, infatti, servirà ad approfondire i complessi profili di autorizzazione legati alla valutazione dell’impatto ambientale del progetto, valutazione che ha già ricevuto il via libera dal Ministero dell’ambiente ma per il quale si continua a sentir parlare, almeno sulla stampa, della ricerca di approdi alternativi.