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Il Pisa riacciuffato in extremis

Finisce 2 a 2 il match contro il Chievo Verona. Dopo le reti neroazzurre il pari dei veneti. A fine partita polemiche tra le due società

Il Chievo riagguanta una partita che sembrava persa e porta via un punto "pesante" dall'Arena Garibaldi.

2 a 2 il risultato finale. Dopo le reti di Gucher e Mazzitelli, il Chievo ha accorciato le distanze con Djordjevic e poi pareggiato con Ciciretti proprio al novantesimo minuto.

La divisione della posta ha comunque rispettato i valori in campo. Il Pisa sale a 18 punti in classifica, in undicesima posizione, con quattro vittorie, sei pareggi e quattro sconfitte.

A fine partita è però esplosa la polemica. Il Chievo, in una nota, ufficiale ha parlato di "Frase razzista" che sarebbe stata pronunciata da un giocatore del Pisa verso il centrocampista Joel Obi durante il primo tempo della partita. 

"La società - dice il Chievo - esprime la massima solidarietà verso il suo giocatore, oggetto di una infamante e squallida frase, che nulla ha a che fare con i più elementari e basilari valori di sport, etica e rispetto.

L’A.C. ChievoVerona condanna e stigmatizza fermamente il comportamento razzista subito da Joel Obi, e si rammarica perché ad una frase sentita dai più in campo non sia seguito alcun provvedimento disciplinare: né da parte dell’arbitro, né da parte dell’assistente e quarto uomo, né il procuratore federale.

L’A.C. ChievoVerona, da sempre convinta sostenitrice dei valori di etica, rispetto e fair play – continuerà a restare in prima linea nella lotta contro ogni forma di razzismo o violenza, dentro e fuori da qualsiasi campo di gioco". 

Pronta la replica del Pisa:"Il Pisa Sporting Club prende le distanze da quanto riportato a mezzo comunicato stampa dalla società Chievo Verona.

L’episodio incriminato non è stato rilevato dalla quaterna arbitrale, né dai responsabili di Lega e Figc presenti a bordo campo, né dai numerosi microfoni televisivi presenti a ridosso dei protagonisti.

Il nostro tesserato, peraltro, ha confermato di non aver rivolto alcun epiteto offensivo al calciatore avversario, tantomeno a sfondo razziale.

La società Pisa Sporting Club è attiva da sempre in ambito sociale, collabora a progetti di integrazione e di aiuto verso le fasce più deboli, sull’esempio tracciato dalla propria tifoseria conosciuta in tutta Italia anche per iniziative benefiche e di lotta verso il razzismo.

Il Pisa Sporting Club, per tali motivi, non accetta lezioni di comportamento da nessuno, tantomeno da chi non si è certo distinto negli ultimi anni per i valori dell’etica, del fair play e del rispetto delle regole basilari dello sport."

La Procura federale ha comunque aperto una indagine per chiarire quanto avvenuto.