La vicenda si trascina dal tempo dei bombardamenti del 1944.
Di proprietà dell'imprenditore Pampana, se restaurato, con un progetto di qualità, chiuderebbe una ferita lunga oltre 70 anni.
Così come è avvenuto per gli altri edifici danneggiati.
Da tempo il marciapiede sul Lungarno Galilei su cui si affaccia l’edificio in questione, è transennato perchè "il rudere cade a pezzi ed è pericoloso per i passanti" si legge in una nota del Comune
La Sepi ha richiesto al Pampana 56mila euro per l'occupazione del suolo pubblico.
Nel 2013 il Comune, dopo lunghe ed estenuanti trattative per una risoluzione bonaria, intimava al Pampana di eseguire la verifica strutturale ed eseguire le opere conseguenti per l’ incolumità pubblica.
Niente di questo è stato fatto, neanche dopo l’intimazione da parte dei Vigili del Fuoco.
Sempre nel 2013 l’Ufficio di Protezione Civile informava la Procura della Repubblica e la Prefettura "della situazione di pericolo e degrado".
E ieri la denuncia firmata dal Sindaco