Attualità

Imu e terreni agricoli, "esentare per tutelare"

Lo dice Coldiretti: "A far scattare il pagamento non è più la posizione dei terreni ma l’altitudine in cui si trova la sede del Comune in cui risiedono

"8mila imprese agricole montane chiuse dagli anni ’90 ad oggi. L’Imu sui terreni agricoli di montagna, se confermata dal governo, rischia di imprimere una nuova durissima accelerazione allo spopolamento delle aree rurali più difficili e svantaggiate".

E’ quanto denuncia Coldiretti Pisa ricordando che, "se non cambieranno le norme, entro il 26 gennaio l’Imu agricola verrà applicata in tutti i 37 comuni, anche in quelli che erano considerati esentati perché ubicati in zone montane". 

In solo 7 comuni, situati nella fascia altimetrica da 280 a 600, l’applicazione sarà parziale. "A far scattare il pagamento infatti -spiega Coldiretti- non sarebbe più la posizione dei terreni aziendali in montagna, ma l’altitudine in cui si trova il palazzo comunale: se è al di sotto dei 280 metri sul livello del mare, anche se il terreno è sopra i 600 metri, il titolare sarà chiamato a pagare".

Coldiretti punta il dito anche contro la scadenza al 26 gennaio: "Troppo vicina". L'associazione di categoria sostiene la richiesta da più parti avanzata, per prorogare il termine per il pagamento.

Coldiretti Pisa auspica che si arrivi ad un provvedimento "che non penalizzi le aziende delle zone disagiate". Secondo l'associazione infatti: "Un ulteriore spopolamento metterebbe a rischio la montagna, dove gli imprenditori agricoli sono le sentinelle del territorio e costituiscono un presidio per prevenire il dissesto idrogeologico. Un riconoscimento che Coldiretti auspica possa avvenire anche nella prossima revisione del catasto dei terreni".