Cronaca

Inaugurato il Consolato onorario del Montenegro

Il console Manciulli: "Una nuova era di collaborazione e di amicizia"

Il Consolato della repubblica del Montenegro per la Toscana ha inaugurato una nuova sede onoraria nella corte san Domenico in corso Italia. La celebrazione è avvenuta lunedì 30 giugno alle 10,30.

A tagliare il nastro della nuova sede del consolato è stato il ministro della difesa montenegrino Milica Pejanovic Djurisic: "Il rafforzamento dei rapporti con l'Unione europea - ha detto - è per il Montenegro un obiettivo importante e in questo l'Italia riveste il ruolo di un partner importante".

Hanno partecipato all’evento, tra gli altri, il console della repubblica del Montenegro per la Toscana Alessandro Giannanti: "Spero che questo posto possa diventare un ponte per l'integrazione turistica, economica e imprenditoriale tra la città, la Toscana e il Montenegro" 

Presente anche il sindaco di Pisa Marco Filippeschi, che ha commentato: "Oggi rendiamo effettiva la condivisione di uno scopo comune, quello dell'integrazione del Montenegro con l'Unione europea e diamo voce allo sforzo che questo popolo sta compiendo per il raggiungimento di tale obiettivo. Con lo scopo di sperimentare una relazione diretta, Pisa metterà a disposizione tutte le sue istituzioni".

Presenti al taglio del nastro anche l’ex ministro degli esteri Vincenzo Scotti, il console dell’Uruguay Silvio Fancellu, l’ambasciatore in Italia della repubblica del Montenegro Vojin Vlahovic, il presidente della delegazione parlamentare all’Assemblea parlamentare della Nato Andrea Manciulli e l’ambasciatore Zeljko Perovic.

"Con l'apertura di questo consolato - ha commentato Manciulli - salutiamo una nuova era di collaborazione e di amicizia per lo sviluppo di un'Europa forte, che possa crescere unita e armoniosa. In questo senso i paesi dell'area sud-orientale del continente rivestono un ruolo importante. Se la zona balcanica è stata in passato fonte di preoccupazioni, quelle che rimangono ancora oggi devono essere superate insieme mediante l'integrazione".