Pisa torna a far sentire la sua voce sul tema delle infrastrutture, dopo l’ennesima scelta ritenuta penalizzante per la costa toscana. A prendere posizione è l’Associazione degli Amici di Pisa, con un documento firmato dal presidente Franco Ferraro, che sostiene apertamente le parole del consigliere comunale Enrico Bruni contro il depotenziamento dei collegamenti ferroviari e la marginalizzazione dell’aeroporto Galilei.
"Non è campanilismo, ma una presa d’atto di quanto è avvenuto fino ad ora", ha scritto Ferraro. "Non abbiamo mai difeso interessi personali, ma solo territoriali", ha aggiunto, citando anche l’ex presidente del Consiglio regionale Monaci, secondo cui "l’unificazione degli aeroporti ha vinto chi voleva la pista da 2400 metri e la fusione societaria".
Il documento parla di un “ritardo infrastrutturale storico” e accusa i decisori regionali e nazionali di aver ignorato le proposte già avanzate nel convegno del 2023. Anche il presidente degli industriali Andrea Madonna avrebbe sollevato senza successo il problema al Ministro Salvini e al Governatore Giani.
La fusione tra le Confindustrie di Firenze, Livorno e Massa Carrara, avvenuta nel 2023, secondo Ferraro "ha escluso Pisa, lasciandola isolata e tagliata fuori da una visione di sviluppo integrato".
L’associazione punta il dito anche contro la gestione di Toscana Aeroporti. "La sede societaria è stata trasferita a Firenze, così come l'iscrizione a Confindustria. Il Galilei, da aeroporto intercontinentale, è stato di fatto declassato", ha scritto Ferraro, evidenziando come i lavori del terminal siano partiti solo nel 2024 grazie a finanziamenti statali, nonostante fossero previsti in autofinanziamento da SAT fin dal 2014.
"La previsione è confermata dai fatti", ha ribadito Ferraro, che ha contestato le accuse ricevute per il ricorso al TAR contro il nuovo Vespucci. "Rigettiamo l’affermazione che, essendo i due aeroporti di un’unica proprietà, gli interessi pisani debbano coincidere con quelli fiorentini", ha concluso.