Lavoro

"Invece di giocare alla guerra, il Comune investa in turismo"

ConfcommercioPisa commenta i controlli sull'evasione della tassa di soggiorno e invoca controlli per tutti in una città sporca e piena di abusivi

"Corretto recuperare 100mila euro di evasione, ma parliamo di un bilancio comunale che registra entrate per oltre 121 milioni di euro, 72 milioni di euro solo per tasse e costi per 129 milioni di euro, con un aumento di quest'ultimi, nel solo 2013, di quasi 14 milioni di euro".

I dati sul bilancio li snocciola il direttore di ConfcommercioPisa Federico Pieragnoli dopo la notizia, diffusa dal Comune, dell'evasione di tre albergatori e di indagini ancora in corso. 

"Alla luce di questo bilancio - secondo Pieragnoli -, invece di giocare alla guerra contro gli albergatori, al comune di Pisa, una significativa spending review per liberare nuove risorse anche per il turismo, non farebbe di certo male”.

Il punto, secondo l'associazione di categoria, è “Rispetto delle regole si, criminalizzazione della categoria no. Giusto colpire chi non versa il dovuto, ma è inaccettabile mettere alla gogna una intera categoria di imprenditori.

La tassa di soggiorno è una vera assurdità, in una città come Pisa che prevede già un salatissimo ticket di ingresso, tra i più alti d'Italia. Chi ha sbagliato pagherà ma le grida di giubilo dei tassatori incalliti non hanno ragione di essere. Serenità di giudizio, discrezione, responsabilità dovrebbero essere ingredienti indispensabili per chi rappresenta le istituzioni. E invece leggiamo increduli dell'assunzione di personale ad hoc per la creazione di una task force da impiegare contro gli albergatori. E questo, proprio da coloro che non sono capaci in nessun modo di limitare l'invasione quotidiana dello stuolo venditori abusivi nei luoghi a più alta intensità turistica, in una città in cui le irregolarità e il non rispetto delle legge è all'ordine del giorno! Un esercito di venditori abusivi fa lauti affari proprio sotto la torre di Pisa e nelle strade limitrofe, nell'indifferenza più assoluta di chi avrebbe la responsabilità di evitare simili scempi e oggi si erge d'un tratto a paladino moralizzatore contro l'evasione fiscale.

Controlli si, ma controlli e sanzioni per tutti, esclusi nessuno.

Altro capitolo, l'impiego delle risorse della tassa di soggiorno. Ci piacerebbe sapere dove e soprattutto come sono state investite, perché ad oggi, a parte una piccolissima percentuale non risultano interventi significativi. Pisa non brilla affatto per pulizia, ordine, decoro, cartellonistica, informazioni mentre tutto è lasciato alla buona volontà e all'entusiasmo degli imprenditori di settore. Il litorale versa in condizioni pietose e la nostra richiesta di utilizzare per la sua riqualificazione il 75 per cento della tassa di soggiorno proveniente da lì è caduta miseramente nel vuoto".