Cronaca

La finanza smantella il racket dell'abbigliamento contraffatto

Nei guai cinque cinesi e tre senegalesi. I capi contraffati finivano per lo più nelle mani di cittadini senegalesi che li vendevano a Pisa e Firenze

Fabbricavano capi d'abbigliamento contraffatti con i marchi di varie case tra cui Armani, Gucci, Louis Vuitton, Nike, Fendi, Burberry’s, D&G, Hogan, Prada, Adidas, in laboratori che situati a ridosso della Fipili in vari comuni toccati dalla strada di grande comunicazione. I finanzieri di Pisa alla fine hanno smantellato il giro di contraffazione scoprendo 6 laboratori clandestini sequestrando 126mila capi d'abbigliamento falsi e 138 macchinari. Per cinque cittadini originari della Cina sono scattate le misure restrittive sulla base delle ordinanze di custodia cautelare autorizzare dal gip, adesso due si trovano carcere e tre ai domiciliari, mentre per tre cittadini originari è stato disposto l'obbligo di firma. Nell'operazione della fiamme gialle è stato anche eseguito il sequestro di 5 automezzi e di conti correnti su cui erano depositati 72mila euro.