Pisa Sporting Club

La fuga del Pisa da capolista in Serie B

La squadra nerazzurra guida la graduatoria Cadetta con 19 punti ottenuti in 8 gare con la nuova guida tecnica, Filippo Inzaghi

Il gruppo squadra nerazzurro (Foto Pisa SC)

Due anni e mezzo fa era arrivata la grande occasione, ma il sogno si era infranto nella finale playoff contro il Monza. Dopo due stagioni opache però, questa potrebbe essere quella giusta per alimentare le speranze dei tifosi e puntare in alto.

La partenza del Pisa Sporting Club in campionato ha sorpreso tutti, dagli addetti ai lavori agli stessi tifosi, dato che ben pochi si aspettavano una squadra in cima alla classifica dopo otto giornate, capace di battere la maggior parte delle concorrenti più in forma del campionato Cadetto. Il neo allenatore Filippo Inzaghi, subentrato ad Aquilani nel corso di questa estate, si è subito cucito addosso il ruolo di allenatore e psicologo. Fin dalla presentazione del tecnico nella sua prima conferenza stampa Inzaghi ha parlato di "squadra forte" riferendosi ai calciatori presenti dallo scorso anno, ricostruendo la loro fiducia. Proprio loro, che delusero le aspettative, hanno invece ricevuto una importante iniezione di fiducia, cambiando la loro mentalità.

Non c'è sicuramente il possesso palla tra le armi di questo Pisa primo in classifica con 19 punti, 6 vittorie, un pareggio e una sconfitta. I nerazzurri hanno il peggior dato della Serie B con una media del 40,3%. Contropiede, cinismo e finalizzazione sono invece le armi su cui punta la squadra nerazzurra. Lo scorso anno inoltre, dopo 8 partite, il Pisa aveva 20 cartellini gialli e tre espulsioni. Oggi invece, dopo lo stesso numero di gare, le ammonizioni sono meno della metà. Un altro dato che premia la strategia di Inzaghi è il numero di tiri effettuati: il Pisa ha scoccato 149 conclusioni, con un impressionante 11,4% di realizzazione per tiro, il miglior dato dell’intera Serie B. Questo rende i nerazzurri la squadra più cinica del campionato, capaci di sfruttare al massimo ogni occasione. La chiave del successo del Pisa è quindi un gioco semplice, fatto di pochi tocchi. Mentre molte squadre puntano sul controllo del gioco attraverso il possesso, il Pisa accelera, verticalizza e concretizza, dimostrando che il calcio non è una questione di quantità, ma di qualità.

Adesso di fronte a sé i nerazzurri hanno due settimane di tempo per recuperare infortunati e squalificati. Si tratta di Tramoni, fin qui monumentale, fermato da un problema muscolare, così come Mlakar. Poi ci sarà il rientro di Vignato dalla squalifica. Per rivedere invece Esteves ci vorranno 9 mesi, mentre per Leris 7. Il Pisa però fin qui è stato più forte anche delle assenze.