Attualità

La nonna pisana di Natalia Ginzburg

Tra i parenti della scrittrice italiana anche la seconda ragazza più bella della città. Apparteneva a una famiglia di imprenditori

Natalia Ginzburg

In Lessico famigliare Natalia Ginzburg, attraverso le vicende della sua famiglia racconta la storia italiana, dagli anni ‘20 agli anni ’50. Un affresco della società del tempo e dell’élite intellettuale e politica estremamente dinamica in quel periodo: Torino era città industriale e dai caratteri europei. Il racconto è memorialistico perché nel momento in cui l’autrice narra è consapevole che quel mondo è scomparso. La vera protagonista della narrazione è, quindi, la famiglia che, nonostante gli allontanamenti, gli abbandoni dovuti alla realtà storica del periodo, mantiene un carattere unitario e affettivo attraverso il lessico e gli aneddoti dei diversi componenti.

Nella galleria di personaggi descritti viene citata anche una pisana, la nonna paterna dell’autrice, che si definisce la seconda ragazza più bella della città. Apparteneva a una famiglia della borghesia ebraica che si era distinta in città per le attività imprenditoriali e l’impegno intellettuale. L’autrice, nel testo vincitore del Premio Strega nel 1963, così ritrae sua nonna:

Mia nonna era da giovane, a suo dire, bellissima, la seconda bella ragazza di Pisa, la prima era una certa Virginia del Vecchio, sua amica. Venne a Pisa un certo signor Segrè, e chiese di conoscere la più bella ragazza di Pisa, per chiederla in matrimonio. Virginia non accettò di sposarlo. Gli presentarono allora mia nonna. Ma anche mia nonna lo rifiutò, dicendo che lei non prendeva 'gli avanzi di Virginia' ”. (Lessico Famigliare)