Attualità

La solidarietà inonda la pediatria pisana

Donati libri, dvd, videolettori e dispositivi medici. Promossa anche una raccolta di beneficenza a favore dell’associazione pisana pediatria

Il Kinzica Group

E’ stato un autunno all’insegna della solidarietà e della beneficenza per i piccoli ospiti della Pediatria del Santa Chiara, che hanno ricevuto regali da più benefattori.

A novembre si è tenuto infatti alla Stazione Leopolda l’evento “Tra risate e meraviglie” organizzato dal gruppo di tifoseria femminile Kinzika Group. Capitanate da Chiara Frassi le ragazze hanno saputo coinvolgere la comunità, le aziende locali, le associazioni ed i membri della società sportiva Pisa SC dando vita ad una festa molto sentita e coinvolgente, nel corso della quale è stata promossa una raccolta di beneficenza poi devoluta all’associazione App-Amici della Pediatria di Pisa, che si occupa di sostenere le iniziative in reparto.

Un monitor multiparametrico pediatrico che permette di controllare in maniera continua i parametri vitali dei piccoli pazienti in condizioni cliniche critiche (pressione arteriosa, saturazione d’ossigeno, elettrocardiogramma, temperatura corporea, frequenza cardiaca e funzionalità respiratoria) è stato invece donato da Federica Grassini, presidente di Confcommercio, in veste di privata cittadina.

Infine oggi la Magistratura di San Marco del Gioco del Ponte, in collaborazione con Toscana Aeroporti Spa (nelle foto il presidente Marco Carrai e l’amministratore delegato Gina Giani), ha donato ai piccoli pazienti Dvd e videolettori, da installare nelle camere di degenza, oltre a 232 libri che andranno ad arricchire la ludoteca del reparto.

Un ringraziamento sentito è stato espresso da parte di tutto lo staff sanitario della Clinica pediatrica, diretta dal professor Diego Peroni, per il quale questi gesti “aiutano il bambino in ospedale ma contribuiscono anche a creare uno spirito di squadra tra la città e la “sua” Pediatria. Una specie di catena virtuosa – ha detto - che porta i cittadini ad aiutare concretamente chi è in una condizione di debolezza fisica e psicologica, come lo sono appunto i piccoli ricoverati e lontani da casa”