Cronaca

Ladri in Arno, l'arresto li salva dal linciaggio

I nomadi responsabili di furti in auto e camper, durante l'arresto dopo aver cercato la fuga nelle acque dell'Arno sono stati circondati dai cittadini

Hanno rischiato di essere linciati dalla folla dei cittadini presenti alla cattura i tre nomadi che erano dediti ai furti nei camper e nelle vetture dei turisti ritenuti dai carabinieri responsabili di aver messo a segno svariati colpi in pochi giorni. Ora dopo il rocambolesco arresto compiuto dai carabinieri i tre sono stati rinchiusi nel carcere Don Bosco di Pisa.

L'inseguimento è scattato nella giornata di ieri quando una gazzella dell'Arma che pattugliava la zona di ponte Solferino ha notato una Opel Vectra sospetta con a bordo tre persone. I carabinieri si sono avvicinati per un normale controllo e improvvisamente i tre hanno aperto la portiera dal lato opposto e si sono dati alla fuga. I militari si sono subito messi all'inseguimento dei fuggiaschi, che quando si sono trovati davanti un'altra pattuglia dei carabinieri di sono divisi prendendo diverse direzioni. Il primo è andato verso vicolo Balduinetti, mentre gli altri scavalcavano la spalletta dell'Arno e si gettavano prima sull'argine e poi in acqua.

Il primo nomade che si era dato alla fuga è stato raggiunto poco dopo in via Niosi grazie anche all'intervento di un brigadiere dell'Arma, libero dal servizio che lo ha visto fuggire e ha dato manforte ai colleghi per fermarlo.

Gli altri due invece dopo essersi gettati in Arno arrivati a metà del fiume trovatisi in difficoltà sono saliti su un battello turistico al quale i militari hanno subito intimato di dirigersi a riva per permettere la cattura. Il battello però a un certo punto ha invertito la rotta e si è diretto sull'altra sponda del fiume, facendo scendere i due nomadi che rientravano in acqua per poi cercare di risalire sulla spalletta. Alla fine però i carabinieri con l'ausilio dei vigili del fuoco di Pisa sopraggiunti con un gommone su cui era salito anche un appuntato dell'Arma sono riusciti a raggiungerli e una volta presi a bordo i due sono stati condotti allo scalo dei Canottieri dove i carabinieri li hanno ammanettati e arrestati.

All'interno della Opel i carabinieri durante la perquisizione hanno trovato i proventi dei furti messi a segno nella giornata tra cui valige che sono state riconosciute dai proprietari, vittime dei furti all'intero di automobili e camper. Nella macchina dei ladri i c'erano anche vari arnesi da scasso.

I tre tutti residenti a Coltano nel campo nomadi, ufficialmente non hanno un lavoro e risultano nulla tenenti.