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Le critiche della Cisl al presidente della Toscana

Tra i punti di frizione: la vicenda Piaggio, la vertenza Ristori e la scelta della Regione per la messa in vendita delle quote Sat

Lavoro, occupazione e vertenze sindacali in corso: la Cisl critica il presidente Rossi. E lo fa per bocca del segretario provinciale Federici e del rappresentante dei metalmeccanici, Garzotto. Sentiamo.

“Leggo che il governatore ha fissato un incontro con Colaninno per parlare delle strategie della Piaggio – osserva il segretario provinciale della Cisl Gianluca Federici –. Leggo anche del suo interessamento sul caso della Ristori. Dei suoi continui rimandi a quando, da primo cittadino di Pontedera, difese i posti di lavoro degli operai della Piaggio. Da lettore distratto dovrei compiacermi del protagonismo di Enrico Rossi. Ma poiché non lo sono, non mi fido. Siamo in campagna elettorale e ogni dichiarazione è pesata e pensata per raccogliere consensi. Mi fido molto di più dei miei rappresentanti dei lavoratori, che 365 giorni l’anno si preoccupano, in Piaggio e in tutto il suo indotto, delle sorti dei loro colleghi”.

Rincara la dose Claudio Garzotto, segretario provinciale dei metalmeccanici, che commenta così le dichiarazioni del governatore sul caso Ristori: “La Regione, è vero, nel marzo dello scorso anno, sostenne Ristori con un finanziamento. Ma non ha vigilato su come quel denaro sia stato speso”.

Garzotto pone al governatore una domanda: “So che la Regione impegnerà fondi per la realizzazione di alcuni distretti produttivi. Dove intende realizzare il distretto della meccanica? Coerenza vorrebbe che quel distretto si identificasse nella Valdera, dov’è il polo Piaggio. Sarà così?”

Alla Cisl, del resto, non è mai andata giù la scelta della Regione di vendere le quote della Società aeroporto toscano, aprendo, di fatto, ai privati la gestione del Galilei. “Una scelta – è la preoccupazione del segretario Federici – che accompagnata dalla fusione con il Peretola, potrebbe essere penalizzante per lo scalo aeroportuale pisano”.