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Le matricole in Dad scoprono Pisa grazie al prof

Gionata Carmignani ha guidato i suoi studenti fuori sede in una serie di visite virtuali per conoscere luoghi e persone della città e dell'ateneo

Gionata Carmignani mostra Pisa ai suoi studenti

Superare i limiti della didattica a distanza accompagnando gli studenti alla scoperta dell’Ateneo e della città di Pisa. È questa l’idea venuta al professor Gionata Carmignani, docente di Ingegneria economico-gestionale e presidente del Consiglio aggregato di Ingegneria gestionale al Dipartimento di Ingegneria dell'energia, dei sistemi, del territorio e delle costruzioni dell’Università di Pisa.

“A Marzo – spiega – ho iniziato l’insegnamento di Economia e organizzazione aziendale al corso di laurea triennale in Ingegneria biomedica, frequentato da più di 130 studenti al primo anno e in gran parte provenienti da fuori della Toscana. Ho quindi pensato che molti di loro non avevano avuto modo di frequentare i luoghi dell’Ateneo e non erano nemmeno mai stati a Pisa”. Il professore si è così attrezzato con tablet in mano e webcam accesa e, al termine delle lezioni, ha guidato i suoi studenti in una serie di “visite” all’interno dell’Ateneo e in città. I ragazzi hanno potuto vedere la sede, le aule e le strutture di Ingegneria e i laboratori del Centro Piaggio, dialogando con i docenti incontrati lungo il tragitto; hanno poi goduto della vista dei lungarni fino a Palazzo alla Giornata, dove hanno potuto salutare il rettore Palo Mancarella e il prorettore alla Didattica, Marco Abate. Infine, mercoledì 5 maggio sono andati alla scoperta del centro di Pisa, finendo con il più classico dei giri in Piazza dei Miracoli e sotto la Torre.

“Gli studenti – ha concluso il professor Carmignani – hanno accolto molto positivamente l’iniziativa, restando spesso collegati per i tour ‘virtuali’ e partecipando attivamente alle visite. I ragazzi hanno così potuto conoscere, oltre agli argomenti delle lezioni, le persone, le sedi e le strutture dell’Ateneo e della città, quelle stesse che speriamo presto possano tornare ad accoglierli di persona”.