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La digitalizzazione delle Secche della Meloria

Nel 2020 le autorizzazioni rilasciate per pesca sportiva e professionale, immersioni, ricerca scientifica e navigazione sono state 1899

La digitalizzazione abbrevia i tempi di istruttoria per le autorizzazioni relative all'area marina protetta Secche della Meloria. I modelli, disponibili online, possono essere compilati e inviati agli indirizzi e-mail o pec dell'Ente Parco, senza bisogno di stampare niente.

"Una digitalizzazione - spiega una nota- con cui l'Ente conta di abbreviare i tempi di istruttoria, che adesso corrispondono alla metà del massimo previsto per legge. Chi non ha la possibilità di usare il nuovo metodo può richiedere le autorizzazioni in maniera tradizionale".

Nel 2020 le autorizzazioni rilasciate per pesca sportiva e professionale, immersioni, ricerca scientifica, navigazione, sono state 1899, con 167 domande negate o archiviate per mancanza di documentazione o mancanza di requisiti ambientali dei motori. Oltre il 90% delle domande viene dai residenti nell'area del Parco, soprattutto Livorno e Pisa.

L'Area Marina Protetta delle Secche delle Meloria, cuore del Santuario dei Cetacei, conta 9mila ettari divisi in zone a diverso grado di protezione e conseguente accessibilità: lo schema riassuntivo è visibile a questo link: http://bit.ly/AMPMeloriaregole

Alcuni anni fa il Ministero dell'Ambiente ne ha affidato all'Ente Parco la gestione, chiedendo di regolamentarne l'accesso per la salvaguardia della flora marina, delle specie ittiche come i delfini e della qualità delle acque già messa a dura prova dai rifiuti che arrivano dai fiumi. Negli ultimi anni sono aumentate anche le attività di promozione, come concorsi per le scuole e giornate di pulizia dei fondali e l'Ente ha inoltre trasferito al Comune di Livorno alcune risorse finanziare per contribuire all'istituzione di un centro visite allo Scoglio della Regina che proporrà visite guidate ed escursioni ambientali anche a chi non possiede un'imbarcazione.