Attualità

Gli yacht del futuro a basso impatto ambientale

Nasce in Toscana il progetto Success che coinvolge università di Pisa, Comune di Livorno e diverse realtà del settore

Fare squadra per realizzare yacht a basso impatto ambientale. Nasce in Toscana, con Pisa e Livorno protagoniste, il progetto Success, il cui obiettivo è quello di "Migliorare il coordinamento tra le imprese del distretto Toscano che realizzano yacht di lusso, in modo tale da produrre imbarcazioni che abbiano al contempo minor impatto sull'ambiente, alto impatto sociale e ritorno economico soddisfacente".

Ad entrare nel dettaglio del progetto biennale è l'università di Pisa, che con il suo Centro di servizi polo universitario Sistemi Logistici di Livorno in qualità di responsabile scientifico, ha cofinanziato l'iniziativa insieme alla Regione Toscana.

Il progetto prenderà il via oggi a Villa Letizia a Livorno con un meeting al quale prenderanno parte il direttore del Centro di servizi Polo universitario Sistemi logistici Gianluca Dini, l'assessora al porto del Comune di Livorno Barbara Bonciani, il responsabile scientifico del progetto Federico Niccolini, la ricercatrice Sara Scipioni. Con loro i rappresentanti delle realtà del settore partner del progetto: Marco Valle, Ceo di Azimut-Benetti; Pietro Angelini, direttore esecutivo Navigo scarl; Fabrizio Santini, presidente nazionale di Adaci; David Giraldi, responsabile economia circolare di Ambiente spa. Il progetto coinvolge anche il Comune di Livorno, come partner di supporto per l’identificazione di politiche locali e regionali.

“Attraverso il progetto Success - spiega la ricercatrice Sara Scipioni, neo dottorata in Economia aziendale e management vogliamo applicare i temi dell’economia circolare ad un settore altamente strategico per la Toscana come quello della nautica di lusso in modo da supportarne la transizione verso la sostenibilità. Il progetto porterà ad una maggior consapevolezza, sostenibilità ed efficienza della produzione di questo settore strategico, che potrà tradursi in vantaggio competitivo sostenibile per gli operatori della filiera, insieme ai relativi benefici in termini ambientali e sociali”.