Cronaca

Un altro militare vittima dell'uranio impoverito

A pochi giorni dalla morte di Francesco Rosito, si è spento anche Mario Mele, maresciallo della Folgore di stanza a Livorno

A pochi giorni dalla morte di Francesco Rosito, un altro militare ha perso la vita e per l'Osservatorio il decesso è stato causato da una leucemia "contratta a causa dell'esposizione all'uranio impoverito durante le missioni all'estero". Si tratta di Mario Mele, 59 anni, paracadutista della Folgore di Livorno, morto questa mattina nella sua casa di Cascina.

Ma gli anni Novanta e il 2000 Mele è stato in missione diverse volte: tra le destinazioni la Somalia, il Kosovo, l'Afghanistan, l'Iraq e l'Albania.

Secondo quanto riporta il sito congedatifolgore.com, Mele aveva in corso una causa di riconoscimento dei danni da contatto con uranio impoverito e sostanze cancerogene.