Cronaca

Corteo no G7, denunciati tre manifestanti

Gli antagonisti fermati e denunciati dalla questura di Lucca dopo gli scontri durante il corteo contro il G7, sono un ragazzo fiorentino e due pisani

Foto Lucca contro il G7

Gli antagonisti denunciati sarebbero due uomini, un fiorentino e un pisano, e una donna, anche lei di Pisa. Altre tre persone sono state identificate, sempre ieri sera, durante il sit-in davanti alla questura dove i manifestanti hanno chiesto, prima di sciogliersi, la liberazione dei tre fermati. 

Per quanto riguarda i sei agenti rimasti contusi non ci sarebbero gravi conseguenze. Pochi anche i danni: solo qualche specchietto di auto andato in frantumi durante il fuggi fuggi al momento della carica di alleggerimento delle forze dell'ordine davanti a Porta San Jacopo, dove il corteo aveva cercato di sfondare il cordone ed entrare nel centro storico dove, a Palazzo Ducale, era in corso la riunione dei ministri degli Esteri. 

Gli scontri con le forze dell'ordine a porta San Jacopo, nel corso del corteo 'no G7' organizzato a Lucca da collettivi e centri sociali, erano iniziati quando i manifestanti hanno cercato di sfondare il cordone della polizia. 

Un corteo che era sfilato pacifico per quasi tre ore ma dove poi è salita la tensione e tra i manifestanti è apparsa una rete metallica, dietro la quale un centinaio di giovani dei Centri sociali si sono riparati per fronteggiare le forze dell'ordine. 

Subito dopo sono stati accesi alcuni fumogeni e lanciati i primi petardi contro agenti e carabinieri in assetto antisommossa. La tensione è salita ma il tentativo di sfondare il cordone dei blindati e entrare nel centro storico per manifestare davanti ai ministri degli Esteri del G7, riuniti in palazzo Ducale a Lucca, è fallito grazie a una carica di alleggerimento ''prolungata'' delle forze dell''ordine che ha disperso i manifestanti.

Alla fine sei agenti sono rimasti contusi e almeno un ferito è stato registrato tra i manifestanti. Tra i giovani altri sarebbero rimasti contusi ma avrebbero evitato di ricorrere alle cure mediche per evitare problemi con la giustizia.

Per chiedere il rilascio dei due antagonisti i manifestanti si sono diretti verso la stazione e una volta davanti alla questura hanno improvvisato un sit-in assicurando che non si sarebbero mossi fino al rilascio di tutti i fermati.