Pisa Sporting Club

L'ultimo saluto all'ex presidente del Pisa Battini

Ieri i funerali, il nipote Matteo "Se n'è andato guardando Sinner". Presente anche il presidente Corrado e l'ex sindaco Filippeschi

"Quel Sinner è forte". Sono state queste le ultime parole dell'ex presidente del Pisa Sporting Club Carlo Battini, ricordato ieri ai funerali nella chiesa della Sacra Famiglia a Cisanello. Se n'è andato così, guardando prima l'impresa di Jasmine Paolini, poi le gesta di Yannick Sinner agli Internazionali d'Italia. 

Pochi giorni prima aveva gioito nel vedere la sua vecchia creatura andare in Serie A. "Nonno ha avuto giusto il tempo di esultare per il Pisa in Serie A, poi la sua condizione si è aggravata", ha proseguito il nipote Matteo. 

Una maglia con il numero uno, sciarpe, tanti fiori e tante lettere di cordoglio, quindi una foto che lo ritraeva sorridente alla guida della sua creatura, il Pisa Sporting Club. Tra i presenti l'ex sindaco di Pisa Marco Filippeschi, che non ha mancato di presenziare ai funerali. "La città deve molto a Carlo Battini - ha dichiarato l'ex primo cittadino - perché, oggi che siamo felici per la conquista della Serie A , dobbiamo anche pensare ai tempi più difficili nei quali lui rilevò la società dopo il fallimento e dopo che l'avevamo ricostituita con un atto istituzionale nel 2009. Per diversi anni ci ha messo risorse della sua famiglia e tanta passione. Ci sono stati momenti belli, difficili e la sfortuna di aver mancato la Serie B pe run soffio. Ho conosciuto una persona seria e corretta, non altezzosa e sempre disponibile al dialogo con le persone e le istituzioni. Si è fatto voler bene".

Toccante l'omelia del parroco Don Lorenzo, "Carlo ha sicuramente messo a frutto i doni che dio gli aveva donato, realizzando questa pagina del Vangelo - ha dichiarato -. Come imprenditore, nel suo lavoro, mettendoli anche a disposizione del bene comune, per la nostra città, in particolare per la squadra del Pisa che ha gioito per la conquista della Serie A. Mi piace pensare che, dalla casa del cielo, stia ancora sorridendo per questo risultato, guidandoci da lassù. Niente ci può separare dall'amore di Dio".

Tanti i presenti ai funerali. Il presidente Giuseppe Corrado ha guidato una delegazione della società con il responsabile della comunicazione Riccardo Silvestri, i dirigenti Bruno Sabatini e Gianni Riccio, oltre alla formazione Primavera al completo. Così il presidente Corrado, "Mi dispiace moltissimo, era una persona di gran garbo, una persona che ha messo la sua passione per quel che aveva a vantaggio del Pisa". 

"Essere qui per noi è doveroso - ha invece dichiarato Fabio Vasarelli, presidente dell'associazione Cento -, perché dobbiamo ricordare che Battini è stato presidente per sei anni, è stato molto vicino al museo, ne ha visto la nascita, ci ha sostenuti e c'è sempre stato con lui un rapporto di cordialità. Le nostre condoglianze vanno ai familiari per questa perdita, ha rappresentato un mattoncino importante nella storia del Pisa". Tra i tifosi presenti anche la famiglia Pavolettoni del Club Autonomo Nerazzurro e Liana Bandini del Centro di Coordinamento. 

Dal 2009 al 2015 Carlo Battini è stato il volto del Pisa. Anni vissuti tra ambizioni, rincorse promozione e amarezze difficili da dimenticare. Dopo il crac dell’era Pomponi, fu lui – insieme a Camilli – a rilevare la società, restando poi da solo alla guida. Con lui il Pisa risalì dai dilettanti alla Lega Pro unica, passando per un ripescaggio dalla C2. Il sogno Serie B sfumò due volte. Prima a Latina, in una finale playoff rimasta nella memoria collettiva. Poi l’anno successivo, con l’eliminazione in semifinale per mano del Frosinone, segnò Paganini nel recupero. Battini chiuse la sua esperienza nel 2015, cedendo il club alla Carrara Holding guidata da Fabrizio Lucchesi. Per due volte però l'ex presidente del Pisa ebbe il merito di rifiutare qualsiasi trattativa con la Terravision di Fabio Petroni

"Con lui Pisa ha vissuto una nuova era - ha ricordato il notaio Angelo Caccetta -. E' a mio avviso al posto numero uno tra i presidente dell'epoca post Anconetani. Gli siamo tutti riconoscenti perché è stato un vero presidente a 360 gradi, incarnando il principio di 'Pisa si serve, di Pisa non ci si serve', dell'ex notaio Tumbiolo. Al Pisa ha dato tutto, anche i suoi averi".

Infine, il ricordo della figlia Carla, presente con il compagno Fabrizio Floris e i nipoti del presidente Matteo e Rachele, che ha ringraziato tutti i presenti per essere intervenuti, "Ora ha finalmente ha raggiunto mamma, scomparsa due anni e mezzo fa. Si ricongiungeranno in cielo - ha dichiarato -. "Ha sempre avuto nel cuore in questi anni il Pisa. Da casa lo seguiva, ci pensava sempre e si illuminava sempre il suo sguardo quando qualcuno lo chiamava presidente per strada. È stata una creatura che ha tirato su dal niente. Ha seminato il seme sano, per poi far crescere rigogliosamente la pianta. Sarebbe stato contento di vedere il Pisa in Serie A. Questo successo è anche un po’ suo".