Cronaca

Magazzino di droga all'ombra della torre di Pisa

L'indagine è partita dal parcheggio di un cimitero. Movimenti sospetti hanno guidato a carabinieri fino all'appartamento in centro

Erano fermi con l'auto nel parcheggio di un cimitero alla periferia di Pisa. Poi un uomo su uno scooter li ha avvicinati e gli ha consegnato qualcosa. 
Così i carabinieri di Pisa in pattuglia si sono insospettiti e hanno fermato l'auto quando ha ripreso a muoversi. Al volante c'era L.C., 47 anni di Monsummano Terme e a fianco c'era T.K., 24 anni, entrambi già noti per questioni di droga. 
A bordo del veicolo, i militari hanno rinvenuto un panetto confezionato con del nastro da pacchi, risultato poi contenere 270 gammi di eroina. Gli accertamenti hanno portato gli investigatori all’abitazione del “fornitore”, visto poco prima alla guida dello scooter.
A quel punto è scattato il blitz dei carabinieri, che hanno prima circondato l’appartamento a poca distanza dal centro di Pisa e poi effettuato l’irruzione. Al momento dell’accesso nell’abitazione, i militari hanno trovato al loro interno una coppia di trentenni sposata da tre anni. Lui, alla vista dei militari, ha tentato la fuga cercando di calarsi dalla finestra, ma ha desistito quando ha visto che fuori c'erano altri militari che avevano circondato la zona. Nel corso della perquisizione dell’appartamento, i carabinieri hanno scoperto all’interno del locale caldaia, l’esistenza di un’intercapedine ricavata da una parete, nella quale la coppia aveva occultato un vero e proprio laboratorio per il confezionamento dello stupefacente. Per l’estrazione dello stupefacente dall’intercapedine, i militari si sono trovati costretti a demolire parte della struttura muraria e grande è stata la loro sorpresa, si sono trovati davanti a circa 4 chili di eroina pura suddivisa in panetti, circa 55 di sostanza da taglio e quasi 22mila euro in contanti.
In un’altra stanza dell’abitazione è stato trovato tutto l’occorrente per confezionare le grosse partite di droga, in particolare una pressa artigianale dotata di martinetto idraulico utilizzata per confezionare i panetti di droga, buste in cellophane, numerosi bilancini di precisione e nastro da pacchi.
Dai primi accertamenti, che necessitano di ulteriori approfondimenti, è emerso che la giovane coppia, benché sposata da poco, viveva in Italia dal 2006 e si era trasferita a Pisa da alcuni mesi.