"La sua storia personale e quella del suo gruppo dimostrano che Andrea Bulgarella non solo non ha mai avuto contatti con la mafia, ma anche che ha sempre espresso simpatie per chi combatteva le cosche e quanto gli è capitato lo ha molto provato. Inoltre, riguardo ai rapporti con Unicredit possiamo dire che con la banca vi è in corso un contenzioso legale riferito alle linee di credito ricevute".
Lo ha detto Giulia Padovani, difensore del costruttore trapanese indagato dalla Dda di Firenze e sospettato di avere legami con Cosa nostra.
"L'ipotesi accusatoria prospettata nel decreto di perquisizione - sottolinea Padovani - dimostra semmai esattamente il contrario e cioè che il gruppo vive una grave condizione di liquidità del tutto incompatibile con eventuali protezioni mafiose o interventi per riciclare denaro proveniente dalle cosche". Il legale ha anche annunciato "di avere già depositato richiesta di riesame per tentare di scoprire gli elementi in mano alla procura. Valuteremo gli elementi - ha aggiunto - e ci difenderemo nelle sede proprie"