Lavoro

Manifatturiero, un +0,8% basta a far sorridere. Cresce dell'0,4% l'occupazione

La produzione resta negativa, ma la corsa verso il basso è più lenta. I dati della Camera di Commercio di Pisa

Frena, ma solo la sua corsa verso il basso. Non si può dire che l’industria manifatturiera pisana va meglio (-2,6% la produzione), ma, al massimo, che la contrazione comincia ad arrestare, seppur timidamente, la caduta. Il fatturato, dopo due anni, torna in terreno positivo (+0,8%) grazie alla spinta proveniente dell’estero (+2,2%).

Nonostante il +0,4% messo a segno nel terzo trimestre, l'occupazione si trova ancora un 17% al di sotto dei livelli pre-crisi. Segnali contrastanti anche dal confronto con la Toscana che nello stesso periodo segna un azzeramento della caduta (-0,1%) a causa delle peggiori performance di alcuni importanti spezzoni dell’industria pisana quali le medio-grandi aziende (+2,6% Toscana, -4,6% Pisa) e, a livello settoriale, l’elettronica-mezzi di trasporto (-5,9% Toscana, -10,1% Pisa).

Questi, in sintesi, i dati dell’indagine che l’Ufficio Studi e Statistica della Camera di Commercio di Pisa ha condotto sulle unità locali manifatturiere con oltre 10 addetti.

Il dato della media e grande industria (oltre 50 addetti) è quello che pesa di più sul dato complessivo della produzione -4,6% mentre la piccola industria (da 10 a 49 addetti) registra un quasi pareggio in termini produtivi (-0,8%).

All’interno dei settori va segnalato il ritorno in positivo della metalmeccanica e del cuoio che segnano, rispettivamente, il +1,8% e il +2,2% in termini produttivi. Questi dati, tuttavia, non bastano a risollevare l’andamento complessivo della produzione che continua a perdere a causa dell’elettronica-mezzi di trasporto (-10,1%), del legno-mobili (-11,3%), delle calzature (-5,2%), della lavorazione dei minerali non metalliferi (-1,9%, prevalentemente vetro) e della chimica-

farmaceutica-gomma-plastica (-4%).

L’attenuazione dei segnali negativi trova conferma dall’andamento delle aspettative imprenditoriali. Dopo aver toccato il livello più basso a fine 2012, il clima di fiducia sta pian piano risalendo e in particolare è dall’estero, confermando i risultati del fatturato e degli ordini, che gli imprenditori si aspettano i risultati migliori.

"Sebbene i dati segnalino un’industria pisana ancora alle prese con la recessione – afferma il presidente della Camera di Commercio di Pisa Pierfrancesco Pacini – mi preme segnalare come il positivo riscontro che il comparto sta avendo sui mercati internazionali possa essere un buon viatico per la tanto auspicata, seppur lenta, ripresa. Come sempre, la Camera di Commercio intende assecondare i timidi segnali positivi che stanno emergendo con iniziative di breve periodo, tra cui l’impegno per agevolare l’accesso al credito, ma anche di medio-lungo, lavorando, a esempio, per promuovere e accompagnare le imprese su nuovi e più promettenti mercati senza tralasciare quelli più tradizionali del vecchio continente”.