Sarà una giornata storica per la ricerca pisana quella di mercoledì 26 febbraio, quando il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella conferirà l’onorificenza di Cavaliere dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana alla Professoressa Giuseppina Sgandurra e al Dottor Giovanni Arras. Un riconoscimento prestigioso che celebra il loro contributo nel campo della neuroriabilitazione pediatrica e, in particolare, per il progetto europeo AInCP (Artificial Intelligence in Cerebral Palsy), che punta a migliorare la qualità della vita dei bambini con paralisi cerebrale attraverso l’intelligenza artificiale.
La Professoressa Sgandurra, neuropsichiatra infantile e docente all’Università di Pisa, è una delle figure di riferimento nella neuroriabilitazione infantile. Il suo lavoro con il progetto AInCP, sviluppato in collaborazione con il Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale dell’ateneo pisano e l’IRCCS Fondazione Stella Maris, ha aperto nuove prospettive per l’utilizzo delle tecnologie avanzate nella diagnosi e nel trattamento della paralisi cerebrale.
"L’intelligenza artificiale rappresenta una risorsa fondamentale per personalizzare i percorsi di riabilitazione e migliorare la qualità della vita dei bambini", ha spiegato Sgandurra. "Solo attraverso una stretta collaborazione tra scienza, medicina e tecnologia possiamo trasformare il modo in cui offriamo cure efficaci e sostenibili".
Al suo fianco, nella cerimonia al Quirinale, ci sarà Giovanni Arras, giovane ricercatore con una storia unica e straordinaria. Nato con una paralisi cerebrale, ha saputo trasformare la sua esperienza personale in un’opportunità per contribuire alla ricerca e al progresso medico. Laureato in Filosofia all’Università di Pisa, è oggi impegnato nel progetto AInCP come dottorando, portando un contributo fondamentale nel disegno di tecnologie accessibili e inclusive.
Per Arras, la ricerca è diventata una missione personale: "La mia esperienza con la disabilità mi ha dato una prospettiva unica sulla ricerca. Lavorare in questo settore significa non solo sviluppare nuove soluzioni scientifiche, ma anche dare voce ai pazienti e alle loro reali esigenze", ha dichiarato.