Cronaca

"Meno posti letto e servizi, ma attese più lunghe"

L'Unione sindacale di base contesta Rossi e Marroni a Cisanello

"La sanità è un diritto, non una merce", "Giunta Rossi, ma per la vergogna", "i soldi prendeteli dai vostri stipendi", "la salute è un diritto di tutti, anche di chi non scende in piazza per difenderla". Ma si potrebbe continuare per ore. E stamattina, davanti all'ingresso del padiglione 10 dell'ospedale di Cisanello, per ore lo ha gridato e lasciato leggere sugli striscioni e i volantini, un gruppo di rappresentanti dell'Unione sindacale di base.

"Tagli alle strutture socio sanitarie territoriali, ridimensionamento di servizi specifici, aumento di ticket e balzelli, la diminuzione dei posti letto e l'aumento dei tempi d'attesa" sono una parte del pro memoria che l'Usb avrebbe voluto lasciare direttamente a Rossi (fatto passare da un'altra entrata).

Ricordando, ma questo lo ha ricordato lo stesso Rossi ringraziando il personale del nuovo polo, che in questa situazione ai lavoratori della sanità toccano "ritmi di lavoro massacranti e veri e propri licenziamenti collettivi".

Per l'Usb, inaugurazioni come quella di oggi sono strumentali. La stessa parola Rossi l'ha scelta per definire la loro protesta.

"È una contestazione legittima, ma non siamo noi i responsabili delle cose per cui protestano", ha replicato, a distanza, il presidente Rossi. "Il governo Monti ha tagliato in due anni l'8per cento della spesa sanitaria. Pare che questo paese abbia deciso di tagliare sul futuro, su questioni come la scuola, la sanità. In Toscana ce l'abbiamo fatta, abbiamo riorganizzato e razionalizzato. Ora a livello nazionale si aprirà la partita delle dinamiche salariali. Ma non dipende dalla Regione Toscana, come non dipenderà da noi la scelta del ticket".