Attualità

Mercato europeo, "una pecca di immagine e decoro"

Confcommercio, Confristoranti e Fipe: "Una manifestazione inopportuna"

Birra tedesca, strudel austriaco, wurstel polacchi. "Piazza Vittorio Emanuele, recentemente restituita alla fruizione di cittadini e turisti, è stata letteralmente invasa dai banchi di ogni dimensione e colore del Mercatino Europeo".

A considerare inopportuna questa manifestazione, che offre il destro ad operatori stranieri di fare somministrazione in una piazza centrale della nostra città, sono Alessandro Trolese, Daniela Petraglia ed Enrico Guardati, rispettivamente presidente Centro Storico ConfcommercioPisa, presidente Confristoranti e presidente Fipe provinciale, in una comunicazione inviata alle attività commerciale del centro.

Considerano “inconcepibile il fatto che proprio in un momento in cui appare indispensabile promuovere le eccellenze che caratterizzano la nostra identità, le nostre tradizioni e i nostri prodotti tipici, di cui la nostra realtà è ricchissima come nussun'altra, si pensi di organizzare nel cuore della città manifestazioni che vedono operatori stranieri che non costituiscono valore aggiunto e, soprattutto, non favoriscono ricadute positive per le nostre imprese e l'intera economia della città”.

Al di là degli aspetti folcolristici che caratterizzano questa iniziativa i rappresentani di Confcommercio sono convinti che “in un momento così delicato per la nostra economia interna, sia veramente inopportuna una simile manifestazione che, tra l'altro, prevedendo anche forme di somministrazione, per interi giorni consecutivi impoverisce il nostro territorio”.

Una critica che condivide in pieno il direttore di ConfcommercioPisa Federico Pieragnoli: “Non nascondiamo il fatto che questo mercatino è principalmente l'occasione data ad alcuni operatori stranieri di fare somministrazione parallela in un punto di passaggio molto frequentato e centrale come piazza Vittorio Emanuele. Il nostro territorio e il sistema delle imprese locali ha soltanto da perdere di fronte ad iniziative di questo tenore, discutibili anche sul piano dell'immagine e del decoro”.