Cronaca

Mozioni, "Respinta quella dei marò, il Pd vota per il Saharawi"

Il consigliere Mannocci scrive al segretario provinciale Nocchi

"Respinta la mozione dei marò, il Pd ha votato la mozione a sostegno dei Saharawi. Della serie: solidarietà a tutti tranne agli italiani". Termina così una lettera aperta inviata dal consigliere comunale di Noi adesso San Giuliano Giacomo Mannocci al segretario provinciale del Pd Nocchi.

Che ci tiene a chiarire: "Quella causa è nobilissima". 

Martedì 8 luglio, la mozione a sostegno del popolo Sahrawi l'ha presentata il consigliere Fabiano Martinelli del Pd. "Durante la campagna elettorale ho insistito molto sulla necessità di una discontinuità con le amministrazioni precedenti - ha detto il sindaco Di Maio spiegando il voto -. Una discontinuità che ovviamente non può essere estesa ad impegni come quello trentennale del nostro comune a sostegno del popolo Sahrawi e del suo diritto all'autodeterminazione. Un impegno di cui siamo orgogliosi e che ci impegniamo non soltanto a mantenere e valorizzare ma a rafforzare".

Una discontinuità che Mannocci ha fatto notare a Nocchi. "Il nuovo sindaco Di Maio ci fa rimpiangere Panattoni - ha scritto -. Il che è tutto dire. Nel primo consiglio comunale ho presentato una mozione di solidarietà ai nostri marò detenuti in India, pensando che fosse un gesto condivisibile da tutto il Consiglio Comunale. Del resto nel 2012, proprio su proposta del Pd, esprimemmo già la nostra solidarietà ad unanimità. La mia mozione riprendeva proprio quella, proprio per evitare polemiche. Oggi, invece, il tuo partito (rivolgendosi a Nocchi, ndr), a differenza di quanto è accaduto recentemente a Pisa, ma anche a Lucca e in centinaia di altri comuni, ha negato la solidarietà, accodandosi a Sel e a Rifondazione. Quest’ultima ha pure letto la lettera di un insegnante che per i marò propone la condanna ai lavori forzati costruendo asili e case in Kerala. 

La tua neo capogruppo Roberta Paolicchi mi aveva chiesto di togliere dalla mozione la richiesta di esporre il simbolo della Marina Militare nel sito del Comune accodandosi a quanto richiesto da Sel che non gradiva simboli militari. Richiesta singolare per chi ha appoggiato come sindaco un appuntato dei carabinieri regolarmente in servizio fino a due mesi fa.

Per non dare adito a polemiche, ho modificato la mozione ma a quel punto la Paolicchi si è rimangiata il sostegno alla mozione che andava pure a sollecitare e sostenere il ministro della Difesa Pinotti".