Cronaca

Muore a 17 anni per una leucemia fulminante

Al Lotti di Pontedera pochi giorni prima diagnosticata una otite. Asl 5: "Vicini alla famiglia, assicuriamo che il protocollo è stato seguito"

Una leucemia fulminante e pochi giorni prima gli avevano diagnosticato una otite. E' questa la causa della morte un ragazzo di 17 anni di Cenaia, giovane promessa del ciclismo che si era messo in luce nella categoria Juniores con la New Project Team di Fucecchio.

La Asl 5, dal canto suo si dice sicura di aver applicato il protocollo: "il ragazzo non presentava alcun segnale clinico che potesse indurre i sanitari ad effettuare ulteriori accertamenti diagnostici".

Il 17enne, di origini marocchine ma residente a Cenaia, è deceduto oggi, lunedì 12 gennaio all'ospedale di Cisanello dove era stato ricoverato d’urgenza dopo che le sue condizioni si erano aggravate.

Dopo quelli che sembravano normali sintomi influenzali lamentati durante il ritiro della sua squadra ciclistica, alcuni giorni fa al ragazzo cominciò a sanguinare un orecchio. Da lì la decisione dei familiari di portarlo all’ospedale di Pontedera, dove i medici gli diagnosticarono una otite.

Ma nella serata di venerdì 9 gennaio, il ragazzo ha accusato un forte malore. La corsa all’ospedale di Cisanello non gli ha salvato la vita: nelle prime ore di questo pomeriggio il peggioramento e poi la morte celebrale.

Distrutti i familiari, increduli e dubbiosi sull’accuratezza con cui i medici avrebbero trattato il caso. Ma l’Asl 5 si dice sicura di aver applicato fin dall’inizio il protocollo e in una nota stampa scrive:

“La Asl 5 fa presente che è vicina alla famiglia del 17enne per la terribile disgrazia che li ha colpiti. Nel merito a quanto si afferma la famiglia, la Asl 5 fa presente che il giovane si è presentato in pronto soccorso già in trattamento antibiotico per un’otite, diagnosi confermata subito dal medico di pronto soccorso e, successivamente, dalla visita otorino. E’ bene precisare che il ragazzo non presentava alcun segnale clinico che potesse indurre i sanitari ad effettuare ulteriori accertamenti diagnostici, infatti tutti i protocolli, in caso di assenza di febbre o di altri sintomi particolari, non prevedono esami ematici. Siamo convinti, affermano dalla direzione aziendale, che i medici del pronto soccorso del Lotti abbiamo agito correttamente e ricordiamo che l’iter diagnostico terapeutico è totalmente tracciabile, purtroppo, il ragazzo è stato colpito da un evento imprevedibile la cui origine solamente l’autopsia potrà chiarire”.