Sport

Nedelin da record alla Maratona di Pisa

Oltre 4mila partecipanti da 20 Paesi per la 26ª edizione. Sul podio anche Stelmach, Epis e Gaulandeau. La medaglia dedicata a Galileo.

Un clima perfetto, la città addobbata a festa e oltre quattromila runner da venti Paesi. Pisa ha accolto così la ventiseiesima edizione della Maratona, chiudendo l’anno con una giornata di sport e emozioni. La grande protagonista è stata la 42k, che ha incoronato il nuovo re della corsa: Dmitriy Nedelin, capace di abbattere il record della manifestazione con un tempo di 2h12'28", migliorando il precedente di oltre due minuti. "Nella Maratona di Valencia non sono riuscito a partire bene, per cui mi sono prefissato l’obiettivo di venire a vincere a Pisa", ha detto all’arrivo.

Tra le donne trionfo per la polacca Dominika Stelmach in 2h38'26". "Speravo di correre tre minuti sotto al mio tempo, per battere il record della gara, ma il vento mi ha ostacolata", ha raccontato. Dietro di lei, l'inglese Karima Harris e Katarzyna Pobłocka-Głogowska.

Nella mezza maratona, la Pisanina, netta vittoria di Giovanna Epis con 1h13'29". "Ho corso abbastanza bene, ora comincia la mia preparazione verso la maratona di Barcellona", ha spiegato l’atleta dei Carabinieri. Tra gli uomini ha vinto il francese Matthieu Gaulandeau, chiudendo in 1h07'46", davanti a Marco Zanni, vincitore della scorsa edizione, che ha commentato: "Sono tornato per festeggiare un anno di grandi soddisfazioni proprio a Pisa, città che ha segnato il mio ritorno. Il mio messaggio per tutti è quello di non mollare mai".

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Spazio anche alla Nazionale di ultradistanze, presente per un test federale: tra le donne la migliore è stata Ilaria Bergaglio, quarta assoluta in 2h49'34", mentre tra i nomi noti anche Federica Moroni, Daniela Valgimigli e Sarah Giomi.

Particolarmente apprezzati i 59 pacer arrivati da tutta Europa, tra cui Angela Gargano con oltre mille maratone alle spalle, e Phil Jefferies, simbolo di resilienza nella corsa nonostante il diabete.

A rendere ancora più simbolica la giornata, la medaglia ufficiale: un omaggio a Galileo Galilei, con la sua figura accanto alla Torre Pendente trasformata in cannocchiale. Un invito a "correre con lo sguardo verso l’infinito", come recita l’idea grafica ispirata al murales dello street artist Kobra

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