Cronaca

Nelle chiese di mezza Toscana per rubare opere d'arte

Hanno sottratto preziosi nelle province di Pisa, Lucca, Massa. Processo chiuso con la pena patteggiata

Si chiude con tre patteggiamenti il processo ai ladri di opere d'arte nelle chiese.
Per i tre malviventi che furono arrestati a Forte dei Marmi nel marzo 2013, dopo che avevano colpito tra il comprensorio del Cuoio, la Valdera, Pisa , Lucca e Massa sono state disposte varie pene. Ad acciuffarli furono i carabinieri della tenenza versiliese.

Rinaldo Mannarino di 49 anni dovrà scontare senza la sospensione condizionale una pena di 2 anni e 8 mesi così come Luca Salutini. A i due sono stati contestati anche le circostanze aggravanti del furto e la tentata ricettazione. Il giudice monocratico del tribunale di Lucca dal momento che i tre erano stati arrestati nella giurisdizione lucchese ha anche condannato a due anni Liborio Tritto di 29enne di san Piero a Grado (Pisa).

Per Mannarino e Melani le pene patteggiate sono state maggiori dal momento che dopo l'arresto di Forte dei Marmi sono stati nuovamente arrestati a Pisa dopo un colpo sempre ai danni di una chiesa del livornese, mentre cercavano di ricettare la refurtiva in un compro oro.

Al tempo dei furti nella primavera 2013, i tre gettarono il terrore tra i parroci di varie diocesi, tanto che un arcivescovo fece anche un appello a mezzo stampa e in un primo momento si pensò alla profanazione dei luoghi sacri e a eventuali rituali sacrileghi dato che durante un furto i tre lasciarono a terra un'ostia.