Cronaca

Neuroetica, premiata dottoressa dell'università di Pisa

Silvia Pellegrini ha ricevuto un premio per il miglior contributo scientifico durante un convegno di neuroetica a Padova

Uno studio finanziato dalla fondazione Istituto per la riabilitazione e l'integrazione sociale di Castagneto Carducci e condotto dal gruppo di ricerca guidato da Silvia Pellegrini del dipartimento di patologia chirurgica, medica e molecolare e dell'area critica dell'università di Pisa ha ricevuto il primo premio per il miglior contributo scientifico al convegno internazionale di neuroetica che si è svolto la scorsa settimana a Padova.

La ricerca, presentata da Caterina Iofrida è stata condotta, insieme alle colleghe Sara Palumbo, Veronica Mariotti, Giusy Rota e Erika Melissari, su oltre duecento volontari sani. Ai soggetti è stato chiesto di rispondere a una serie di dilemmi morali e di dichiarare quanto ritenevano moralmente accettabili le loro decisioni. I ricercatori hanno poi esaminato il profilo genetico dei volontari. I risultati hanno mostrato che alcuni polimorfismi di geni coinvolti nel metabolismo cerebrale della dopamina erano associati ad un diverso comportamento morale. 

"Questi risultati mostrano che le scelte morali sono in qualche misura condizionate anche da fattori genetici - spiega la dottoressa Pellegrini, responsabile del laboratorio di biologia molecolare - e aprono interessanti prospettive per comprendere le basi biologiche del comportamento morale".