Cronaca

Non mandavano i figli a scuola, denunciati in 80

A Pisa sono 55, gli altri a Pontedera, Navacchio, Ponsacco e San Miniato. Gli accertamenti proseguono con particolare attenzione a Bientina

Denunciate 55 persone solo Pisa. Poi altre 20 in tutta la provincia. Sono i genitori o i tutori di bambini che non frequentavano la scuola

Il bilancio dei carabinieri di Pisa arriva al termine dell'anno scolastico, mentre già si pensa al prossimo, che partirà a settembre. 

A Pisa, i carabinieri della compagnia, al comando del maggiore Stefano Bove, hanno denunciato alla procura della Repubblica 55 persone, tutti genitori o esercenti la patria potestà di soggetti minori domiciliati negli insediamenti nomadi di Riglione e San Piero a Grado. Alla denuncia è seguita l’immediata comunicazione ai servizi sociali per gli interventi di competenza.

"La dispersione scolastica - spiegano i carabinieri - è spesso sinonimo di degrado sociale. Il bullismo, l’uso delle droghe e le più disparate forme di microcriminalità trovano spesso linfa vitale da soggetti minorenni che vengono sottratti al mondo della scuola. Anche Pisa non fa purtroppo eccezione".

Fuori dal capoluogo, i controlli hanno messo in evidenza la diffusione complessiva del fenomeno.

Particolari casi d’interesse sono emersi a Pontedera, Navacchio e Ponsacco (6 le persone complessivamente denunciate, mentre altri approfondimenti sono in corso a Bientina).

Negli istituti dell’area sanminiatese è stata accertata la dispersione scolastica di 12 minori, di cui 3 italiani e 9 stranieri, con accertamenti ancora in corso nei confronti dei genitori.
Un ulteriore caso a Riparbella, dove sono stati denunciati due coniugi che non mandavano i loro due bambini in I e III elementare. 
I carabinieri ringraziano "i dirigenti scolastici che hanno collaborato con l’Arma nell’individuazione dei casi descritti e di altre attività più marginali".