La rivista internazionale Journal of Affective Disorder l'ha pubblicato. Ma lo studio è firmato da quattro ricercatori del dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale dell'università di Pisa.
La ricerca di Giulia Vannucchi, Cristina Toni, Icro Maremmani e Giulio Perugi dimostra che c'è un collegamento specifico fra l'obesità e i disturbi bipolari.
La
ricerca è stata condotta su un campione nazionale composto da 571
soggetti seguiti in regime ambulatoriale per depressione e ha messo
in evidenza come il bipolarismo sia più frequente fra gli obesi
(31,4% rispetto al 19% dei non obesi) ma ha anche dimostrato che la
presenza di bipolarità è correlata con il grado di obesità, visto
che è molto più frequente nei pazienti largamente in sovrappeso
rispetto agli altri.
"I nostri risultati - ha spiegato Perugi - hanno consentito di evidenziare non solo come la presenza di disturbi dell'umore sia associata a un incremento del rischio di obesità, ma soprattutto che c'è un legame specifico tra incremento di indice di massa corporea e i disturbi dello spettro bipolare".
Per i ricercatori, quindi, uno screening sistematico per il rilievo di sintomi ipomaniacali e di comportamenti di abuso verso il cibo potrebbe avere un effetto preventivo sull'insorgenza di alcune forme di obesità, come si verifica per lo sviluppo di alcune forme di tossicodipendenza.