Via Rindi e Via Rosmini prese letteralmente d'assalto per attendere i nerazzurri di ritorno da Brescia. D'altronde l'arrivo è stato in "prima serata". C'è chi lo ha voluto festeggiare con un aperitivo ai Bagni di Nerone, chi ha portato le famiglie per immortalare un momento di grande gioia. E poi il delirio.
Sì, perché gli oltre 2000 tifosi che si sono presentati allo stadio hanno di fatto preso in ostaggio giocatori e staff. Il più fotografato è stato il tecnico Super Pippo Inzaghi, rimasto anche bloccato con la sua vettura in attesa di uscire dal parcheggio, aspettando che Abildgaard spostasse la sua. "Dov'è Oliver, chiamatelo", ha esortato a un certo punto il tecnico, dopo essere stato letteralmente circondato da tutti coloro che volevano "un pezzo" di Inzaghi. "Correte, scappate, arriva lo squadrone nerazzurro", è invece il coro divenuto leitmotiv di questo incredibile campionato, con il quale la squadra è stata accolta al proprio arrivo.
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L'arrivo è stato di fatto un momento suggestivo, quasi come il passaggio dei ciclisti al Giro d'Italia sulla cima Coppi, con ali di folla che si sono aperte dall'arrivo del bus, che non è riuscito a entrare nel piazzale, fino a quando i calciatori sono scesi e sono stati sommersi di abbracci.
Qualche calciatore alla fine ha deciso di lasciare la macchina nel parcheggio, con Vignato improvvisatosi tassista per portar via alcuni compagni rimasti imbottigliati nel traffico umano. Oltre un'ora di festeggiamenti, urla, gioia. Solo un antipasto di ciò che potrebbe succedere invece nei prossimi giorni, quando anche la matematica sarà dalla parte del Pisa, dando il via a un liberatorio urlo per un traguardo che manca da 34 anni.
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