Spettacoli

Palestina per principianti, in scena all'arsenale

Nuovo appuntamento con la rassegna dedicata alla Palestina, Esistere è Resistere, che presenta il film di Francesco Merini

Tutto pronto per un uovo appuntamento al Cineclub Arsenale con la rassegna dedicata alla Palestina, Esistere è Resistere, che presenta il film Palestina per principianti di Francesco Merini. L'appuntamento è per questa sera alle 20,45.

Organizzata in collaborazione con il Gruppo per la Palestina Pisa, la rassegna Esistere è Resistere, al suo terzo anno di vita, intende riportare l'attenzione su uno dei principali problemi irrisolti del mondo moderno: la Questione palestinese.

"Una realtà troppo spesso dimenticata  -si legge in una nota-sia per una sorta di "assuefazione" dell'opinione pubblica sia perché i media internazionali spesso sono colpevolmente "disattenti" riguardo ad un conflitto che dura da più di 50 anni e che costituisce un terreno fertile per la crescita di intricate e ramificate radici di odio e di intolleranza. "Palestina per principianti" è un originale film di Francesco Merini che già dal sottotitolo incuriosisce: Educazione sentimentale di un bassista Rockabilly

Il film racconta la vicenda di Zimmi, musicista bolognese. Catapultato improvvisamente nel dramma della questione palestinese. "Di solito la Palestina è raccontata attraverso il conflitto. Noi ci siamo concentrati sulle relazioni umane. Ci interessava di più questa dimensione: fare un film di principianti per principianti e guardare alla Palestina con sguardo innocente per provare a raccontarla", spiega il regista. Zimmi arriva in Palestina da persona indifferente e "lontana" al tema, ma viene subito coinvolto dai racconti, dagli sguardi, dalle speranze e dai soprusi che i Palestinesi vivono quotidianamente. Storie che narrano di case demolite, di sfratti, di arresti, di uccisioni, di mortificazione, di sete e di fame. Zimmi comprende quanto sia importante per i Palestinesi tenere viva la speranza di poter riaver e le prop rie terre, le proprie case e le proprie vite, sopratutto per le nuove generazioni che, non dimenticando, continuano la loro lotta.