Politica

Per la Corte dei Conti il bilancio non è chiaro

Ci sarebbero delle irregolarità nel rendiconto 2013 per quanto riguarda la divisione tra le spese correnti e quelle vincolate

La Corte dei Conti riprende il Comune di Pisa su alcune presunte irregolarità relative al rendiconto 2013. Lo rende noto il consigliere comunale per Una città in comune Ciccio Auletta, che spiega: "Nel rendiconto 2013 non c'è una chiara suddivisione tra la spesa corrente e quella vincolata".

La corte dei conti insiste sul fatto che le entrate correnti o di parte capitale che hanno un collegamento diretto con specifiche spese non devono essere utilizzate per coprire le spese correnti, ma sono legate in modo indissolubile agli interventi specifici per le quali sono state previste. "Questa corrispondenza -sottolinea Auletta- nel rendiconto 2013 del Comune di Pisa non è rispettata".

La Corte dei conti ribadisce poi che l'assenza di questa distinzione "non consente l'emergere di situazioni deficitarie o di sofferenza della cassa, consentendo anzi che eventuali situazioni di disavanzo finanziario non trovino evidenza corrente". Secondo la Corte dei Conti, insomma, questa presunta irregolarità potrebbe aver portato all'approvazione di un bilancio fittizio. Di questa situazione, ora il Comune è chiamato a rispondere entro 60 giorni "adottando le adeguate misure correttive"