Attualità

A San Rossore due lupi con il radiocollare

Grazie al segnale Gps, gli esemplari saranno monitorati con l'obiettivo di migliorare la convivenza con gli uomini e studiarne i comportamenti

Due lupi all'interno del Parco di San Rossore, compreso il maschio alfa del branco, sono stati equipaggiati con un radiocollare dotato di Gps, con l'obiettivo di studiare maggiormente i comportamenti e, così, facilitare la convivenza con le attività umane.

"I lupi sono in buone condizioni e ora, grazie a questa nuova tecnologia, potranno essere studiati approfonditamente nei loro comportamenti in un contesto mai esaminato prima, dov'è presente una popolazione di ungulati selvatici e prossimo a insediamenti umani - ha spiegato il professor Marco Apollonio, consulente del Parco - inoltre, il Gps può essere predisposto per avvertire qualora i lupi si dovessero avvicinare nelle aree impostate".

"Attualmente, nella tenuta è presente un gruppo familiare di 7 esemplari tra adulti, cuccioli e giovani dell’anno precedente - ha aggiunto Marco Del Frate, che fa parte del gruppo di ricerca - i due lupi maschio e femmina sono arrivati autonomamente in tempi diversi, si sono insediati in quest'area a forte presenza di daini e recentemente si sono riprodotti".

A monitorarne gli spostamenti, insieme alle guardie del Parco e i dipendenti dell’Ente, ci sono anche 37 fototrappole che ne registrano spostamenti e abitudini.

"È importante seguire alcune regole per una migliore convivenza - ha concluso il direttore del Parco, Riccardo Gaddi - non lasciare cibo potenzialmente utilizzabile dalla specie, non dare da mangiare agli animali selvatici, rimanere a distanza sempre in particolare se gli individui sono in alimentazione, tenere al guinzaglio i cani e rimanere sui sentieri segnalati e autorizzati".