Cronaca

Morte della piccola Samantha, abbattuta baracca

Abbattuta stamani a Calambrone la baracca che fu scenario della morte della piccola Samantha nel 2016. La struttura era stata dissequestrata

Con la comunicazione del dissequestro giudiziario da parte della Corte di Assise d’Appello di Firenze, il Comune di Pisa, rientrato in possesso dell’immobile, ha dato il via alle operazioni di demolizione della struttura fatiscente, che fece da scenario alla morte della piccola Samantha nel 2016. 

Una vicenda ( vedi articoli correlati ) per la quale il patrigno, accusato di avere picchiato la bambina fino a farla morire, è stata condannato all'ergastolo dalla Corte di Assise di Appello. Il tragico scenario delle violenze fu proprio la baracca dove la bambina viveva con la madre e l'uomo.

Le operazioni di demolizione della baracca di Calambrone sono iniziate nei giorni scorsi ad opera degli operai di Avr e termineranno entro la fine del mese di marzo (una volta trascorsi i 30 giorni previsti dalle procedure dall’azienda USL per lo smaltimento dell’amianto), insieme ad una complessiva operazione di bonifica dell’area e della zona adiacente, dove si provvederà anche a rimuovere un gazebo abusivo, costruito in parte sull’area di proprietà comunale.

“Con l’abbattimento di questo manufatto – ha dichiarato il sindaco Michele Conti - si conclude l’iter di una vicenda tra le più drammatiche e gravi che la cronaca locale ci ha riservato negli ultimi anni. Una volta concluse le esigenze istruttorie, che mantenevano attivo il sequestro giudiziario, siamo rientrati in possesso dell’immobile e abbiamo disposto la demolizione della struttura, per porre fine definitivamente ad una vicenda tragica, che si è alimentata in uno scenario di degrado, emarginazione e violenza. Uno degli obiettivi prioritari della nostra Amministrazione è stato fin dall’inizio del mandato l’eliminazione di tutti i contesti abbandonati all’incuria presenti sul territorio comunale, in cui più facilmente si annidano sacche di degrado e di illegalità che possono favorire episodi di violenza e di delinquenza come purtroppo è successo nel caso di Calambrone”.