Attualità

Accoglienza degli ucraini, le Acli si mobilitano

Attivata una "rete di prossimità" per accogliere le famiglie in fuga dalla guerra. Si cercano anche alloggi e si raccolgono fondi per l'Ucraina

Un numero di telefono e una mail. Sono due strumenti della rete di prossimità attivata dalle Acli provinciali di Pisa attraverso il Punto Famiglia per sostenere i civili in fuga dalla guerra in Ucraina che stanno arrivando anche nel territorio pisano. L'obiettivo è incrociare i bisogni con le disponibilità presenti sul territorio. 

“Abbiamo messo in campo questo strumento per monitorare in tempo reale le necessità via via emergenti e anche le forme di aiuto e sostegno attivate da quell’ondata di solidarietà diffusa, una delle cose più belle di questi giorni tragici, che, però, ha bisogno di essere un minimo organizzata e coordinata – ha spiegato il presidente della Acli pisane, Paolo Martinelli –: iscrivendosi al canale whatsapp “welfarelab” tutti i partecipanti riceveranno periodicamente gli aggiornamenti sulle diverse situazioni di bisogno e potranno dare la propria disponibilità per dare risposta, in modo mirato, a quelle che specificamente possono risolvere”. 

Entrare a far parte della rete di prossimità è semplice: basta chiamare o mandare un messaggio al 379.1813508 oppure inviare una mail a puntofamiglia.pisa@acli.it.

In parallelo prosegue anche la ricerca di alloggi da segnalare ai canali istituzionali di accoglienza e la raccolta fondi a sostegno degli interventi di Acli Ipsia e della rete Caritas in Ucraina.

I fondi destinati alla prima saranno destinati all’acquisto in loco di materiale medico sanitario, alimenti e generi di prima necessità per profughi al confine con l’Ucraina e per sostenere l’accoglienza nel centro Ipsia di Trento e in altre strutture d’Italia. Per sostenere questi interventi l’iban è IT60C0760101600001051449377 (intestato a Istituto Pace Sviluppo Innovazione Acli-Ipsia, causale “Emergenza Ucraina”).

In Ucraina, invece, sono tutt’ora attive Caritas Ucraina e Caritas Spes, espressione, rispettivamente, della chiesa greco-cattolica e della chiesa latina, in questi giorni terribili di bombardamenti e guerra ininterrotta, entrambe impegnate nell’accoglienza delle famiglie, nel trasporto verso luoghi più sicuri degli sfollati e nella gestione dei centri collettivi in cui dormire, mangiare e curare i bambini. Per sostenere questi interventi l’iban è IT60U0523214002000000012410 (intestato a Arcidiocesi di Pisa – Caritas diocesana di Pisa, causale “Ucraina’’).