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Acqua al fontanello, un risparmio milionario

L'impianto di San Giuliano Terme è quello più utilizzato del 2022. In tutta la provincia evitate 294 tonnellate di plastica usa e getta

Oltre 11 milioni di litri d'acqua erogati e 294 tonnellate di plastica evitate. Sono i numeri che tracciano il bilancio sull'utilizzo nel 2022 dei 32 fontanelli di "Acqua ad alta qualità" attivi in provincia di Pisa.  A renderli noti è Acque spa, il gestore idrico del Basso Valdarno in occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente che si celebra il 5 Giugno di ogni anno.

In termini economici, nel 2022 gli impianti dislocati sul territorio hanno prodotto un risparmio complessivo di 2,3 milioni di euro rispetto all’acquisto di acqua in bottiglia.

Gli impianti che nel 2022 hanno ottenuto più successo sono stati quelli di San Giuliano Terme (846 metri cubi erogati in un anno), Pisanova (806) e Navacchio (656), Fornacette (612) e San Romano (610). Molto “affollati” risultano essere stati anche gli impianti del Cep (Pisa), Molino D’Egola, Perignano, Calci e Pontedera-Piazza Trieste.

“Per noi - sottolinea Giuseppe Sardu, presidente di Acque - si tratta di un’attività strategica nell’ambito del servizio idrico. Oltre a offrire una reale opportunità di risparmio per le famiglie, i fontanelli ci forniscono la possibilità di attuare una strategia plastic free per i nostri territori e valorizzare la risorsa di cui ci occupiamo ogni giorno. L’acqua del fontanello, che ha il pregio di essere immediatamente buona, è infatti la stessa che arriva nelle case: super-controllata, a portata di mano e buona da bere”.

Il progetto, nato 15 anni fa, ha l'obiettivo di avvicinare la popolazione al consumo dell’acqua di rete, ridurre la produzione dei rifiuti derivanti dalla plastica usa-e-getta e offrire una opportunità di risparmio economico alle famiglie, cercando al contempo di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della risorsa idrica e sulla necessità di utilizzarla in modo responsabile. 

"Anno dopo anno - si legge in una nota di Acque- quella del ricorso ai fontanelli è diventata un’abitudine sempre più diffusa, e come testimoniato anche dalle indagini di soddisfazione degli utenti, sta contribuendo ad accrescere il consumo dell’acqua di rete direttamente dal rubinetto di casa. L’acqua erogata dai fontanelli, infatti, pur essendo “più buona” dal punto di vista organolettico (grazie a un sistema di filtrazione che elimina il cloro senza tuttavia pregiudicarne la potabilità), è la stessa distribuita dall’acquedotto: berla è a tutti gli effetti una buona pratica, perché è una risorsa a disposizione di tutti e a chilometro zero. L’acqua di rubinetto è sicura e controllata, poiché sottoposta a decine di analisi quotidiane. E infine, è anche “trasparente”: su acque.net, nella sezione “Acqua di casa tua” sono riportate le caratteristiche chimico-fisiche della risorsa erogata in ciascun impianto e, punto per punto, sull’intera rete idrica".