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Acquedotto Mediceo, Conti apre al dialogo

Il sindaco di Pisa invita architetti, ingegneri e tecnici a fare proposte:"La tangenziale dovrà attraversare l'acquedotto"

"Forse serviva una proposta d'impatto per riaprire il dibattito sull'Acquedotto Mediceo; tutti quelli che oggi la criticano si sono svegliati da un torpore lungo oltre settant'anni, durante i quali ci sono stati crolli naturali, demolizioni per consentire attraversamenti stradali, incroci transennati con ponteggi ormai arrugginiti, senza che nessuno abbia mai gridato allo scandalo", dice Conti.

" A tutti loro conviene ricordare che dei 954 archi di cui si componeva l'intero acquedotto, già oggi una parte non è più esistente. L'integrità del bene monumentale è già perduta da tempo. E conviene anche ricordare che in nessun programma di mandato, prima del nostro, si prevede il "recupero definitivo dei Condotti Medicei" (punto 2.7.2)."

"Il vero nodo da sciogliere è: la tangenziale nord-est la vogliamo fare oppure no? Se la risposta è affermativa la strada dovrà attraversare l'Acquedotto. Fare un sottopasso lungo e profondo per attraversarlo non sembra una buona soluzione, o comunque non l'unica, per la tutela del paesaggio.

Per passare a raso ci sono altre soluzioni? Oltre al doveroso confronto con la Soprintendenza invito architetti, tecnici ed ingegneri a proporre soluzioni alternative, da condividere magari in un convegno aperto."