Attualità

Addio Carlo Pepi, cordoglio di Case della Memoria

L’Associazione nazionale saluta con commozione il critico e collezionista, figura centrale nel mondo modiglianesco nazionale

Sono passati ormai un paio di giorni da quando l’arte italiana ha perso Carlo Pepi, critico e collezionista noto in tutto il Paese per il suo lavoro su Modigliani e per la battaglia costante contro i falsi d’autore. Aveva 87 anni. L’Associazione nazionale Case della Memoria, con il presidente Adriano Rigoli e il vicepresidente Marco Capaccioli, ha espresso il proprio cordoglio per la scomparsa di una persona che ha segnato un’epoca.

"Abbiamo sempre apprezzato la sua competenza e il suo grande amore per l’arte" hanno detto Rigoli e Capaccioli. "Come Associazione nazionale Case della Memoria lo avevamo incontrato recentemente insieme alla sua compagna e alla nipote Francesca Pepi. A loro e a tutti i suoi cari va la nostra vicinanza".

Nato e cresciuto in Toscana, Carlo Pepi è stato il fondatore della Casa natale di Amedeo Modigliani e ha diretto la sezione di contrasto ai falsi dell’organizzazione “Art Watch International”. È stato anche l’uomo che nel 1984 ha smascherato la celebre burla delle false teste di Modigliani, gettate nei fossi di Livorno e credute autentiche da una parte della critica.

Il suo nome, spesso scomodo, è rimasto legato a una difesa netta dell’autenticità e della storia. Con una voce talvolta isolata ma mai silenziosa, ha contribuito a smascherare numerose truffe e ad accendere un dibattito nazionale sulla tutela dell’arte. Mai compromissorio, sempre diretto, Pepi ha rappresentato una coscienza critica nel sistema culturale italiano.