Una giornata tristissima per chi fa giornalismo e per chi lo fa in questo territorio. A soli 55 anni è morto Francesco Ceccarelli, capo dell'ufficio stampa della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa. Un professionista serio, attento e disponibile.
A ricordarlo è stato il gruppo Noi, giornalisti toscani per il cambiamento. "Giornalista coi controfiocchi e persona straordinariamente buona - hanno scritto - l’amico geniale che tutti vorrebbero e che noi abbiamo avuto la grande fortuna di avere nel lungo e comune impegno per la categoria: colto, curioso, affettuoso, divertente, mite ma combattivo alla bisogna, convinto che l’unico giornalismo buono fosse quello pulito, che sa guardare in faccia la realtà senza troppi minuetti".
Ceccarelli aveva cominciato a scrivere per Il Tirreno negli anni Novanta e, una volta laureatosi in Storia e Filosofia all’Università di Pisa, aveva frequentato il master in Comunicazione pubblica e politica dello stesso Atento. Quindi, ha svolto uno stage al Sant’Anna, dov'è rimasto a lavorare negli anni successivi.
"Per tutti noi rappresenta una pagina di vita per chiudere la quale faremo una grande fatica e che, anzi, sappiamo non si chiuderà mai - hanno aggiunto - il Sant'Anna non se lo è fatto sfuggire e lo ha voluto in uno degli incarichi più delicati, quello di responsabile dell’ufficio stampa, nel cui ruolo si è fatto apprezzare unanimemente per competenza, professionalità e disponibilità dai colleghi dei media nazionali e internazionali".
"Siamo sconvolti per questa prematura scomparsa che è una dolorosa perdita per tutti noi. Francesco nella sua attività ha sempre dimostrato grandi doti umane e professionali, che ne hanno fatto negli anni un punto di riferimento sicuro per i colleghi - ha dichiarato Giampaolo Marchini, presidente dell'Ordine dei giornalisti della Toscana - a nome di tutto il Consiglio esprimo le più sentite condoglianze alla famiglia".
Al lutto si è unito anche Antonio Mazzeo, presidente del Consiglio regionale della Toscana. "“Francesco ha dedicato la sua vita alla comunicazione pubblica con passione e competenza, contribuendo a far conoscere e valorizzare l’eccellenza della Scuola superiore Sant'Anna, di cui è stato una colonna portante - ha detto - il suo lavoro ha lasciato un segno profondo nel panorama della comunicazione istituzionale e nella comunità accademica pisana. Ho avuto il privilegio di conoscerlo personalmente fin dai tempi universitari e in occasione di numerose iniziative che hanno animato la città di Pisa: in quei momenti ho potuto apprezzare non solo la sua professionalità, ma anche la sua dedizione, il suo entusiasmo e la sua capacità di costruire relazioni autentiche".
"Abbiamo conosciuto Francesco in occasione delle tante collaborazioni con la Scuola Superiore Sant’Anna e ne abbiamo potuto apprezzare le grandi doti professionali e umane - ha detto il dottor Luciano Ciucci, direttore generale della Fondazione Monasterio - giornalista acuto, capace di scovare notizie, univa alla competenza un'innata gentilezza e un’empatia che rendeva facile volergli bene. Siamo orgogliosi di aver lavorato con te, Francesco".
"Francesco si è sempre distinto per la sua professionalità, la sua competenza e la sua straordinaria capacità di comunicare con trasparenza e passione - hanno scritto in una nota dall'Azienda Usl Toscana nord ovest - il suo impegno, la sua cultura e il suo spirito collaborativo hanno rappresentato un punto di riferimento per tanti colleghi del mondo del giornalismo e della comunicazione istituzionale".
La salma di Ceccarelli sarà esposta domani, giovedì 27 Marzo, dalle 11 alle 20 nella sala del commiato della Pubblica Assistenza di Pisa. Nella mattina di venerdì 28, alle ore 9,30, ci sarà la benedizione della salma nella chiesa della Scuola Superiore Sant’Anna.
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Conoscevo Francesco perché, spesso, lo contattavo per informazioni sulle attività della Scuola Superiore Sant'Anna a Pontedera, per l'istituto di Biorobotica. Non mancavano le occasioni, comunque, per un messaggio su tutte le iniziative pisane.
Sono attonito di fronte alla sua scomparsa e mi unisco a chi lo definisce colto, gentile, disponibile, serio, professionale. Una persona che fa la differenza nel mondo e nel modo in cui lavora. È una perdita inspiegabile, che rende tutti e tutte coloro che fanno questo mestiere tra Pisa e dintorni più poveri. Sul piano umano e sul piano lavorativo, perché Francesco li arricchiva entrambi.
Pietro Mattonai