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Addio Stefano, jazzista e professore di filosofia

Fondatore del primo Circolo Pisa Jazz, Arcangeli è stato uno dei più grandi innovatori del jazz italiano, facendo di Pisa una città cruciale del suono

Stefano Arcangeli

A contraddistinguerlo, per una vita, l'impegno. Come docente di filosofia, ma anche come critico musicale e, per la sua più grande passione, come musicista jazz. A 76 anni, Pisa saluta Stefano Arcangeli, figura eclettica e fondatore del primo Circolo Pisa Jazz.

Amatissimo dai suoi studenti, a partire da quelli del liceo classico "Galilei", dove aveva iniziato a insegnare negli anni Settanta. Oltre alla cattedra, però, ha portato sempre con sé la sonorità jazz e il gusto dell'improvvisazione: dopo aver fondato il Circolo Pisa Jazz, con Roberto Terlizzi e Luciano Alderigi organizzò le prime conferenze sulla storia del jazz.

"Il gruppo riuscì a esordire come organizzazione di concerti internazionali con Don Cherry, all’Unione Sportiva di Tirrenia, nel 1975 - ha ricordato Francesco Martinelli, presidente del Pisa Jazz - seguirono decine di concerti ed eventi formativi a cui ho avuto la fortuna di contribuire, partecipando giornalmente al lavoro all’Arci di Borgo Stretto. In quegli anni la Rassegna Internazionale del Jazz di Pisa fu un evento di punta a livello nazionale ed europeo".

"Dal maestro, come lo chiamavamo, si imparava sempre, nel giornaliero pellegrinaggio ai negozi di dischi o nelle passeggiate in piazza Santa Caterina, magari prima di avviarsi verso l’Arena Garibaldi a vedere la partita - ha aggiunto - schivo, alieno dal mondo digitale ancor prima dell’arrivo di internet, Stefano aveva via via abbandonato ruoli attivi nel campo della musica e si era ritirato nell’insegnamento e nella famiglia, cui porgiamo le più sentite condoglianze per la loro perdita, che è anche nostra".