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Adolescenza, un Pianeta tutto da scoprire

Sono stati 800, metà dei quali toscani, gli adolescenti intervistati per l'indagine condotta da Fondazione Charlie, Istituto Piepoli e Fondazione Pisa

Quali sono speranze e paure degli adolescenti? Quale rapporto hanno con il futuro, la politica, le droghe, la famiglia, l'istruzione, il lavoro? Quali sono i loro progetti, i loro valori di riferimento e i principali problemi e fattori di disagio? Come hanno vissuto il lockdown e la pandemia?

Ieri mattina, nell’Auditorium di Palazzo Blu a Pisa, è stato presentato il progetto “Pianeta Adolescenza”, che verte su un interessante studio, realizzato con approccio fenomenologico intervistando un campione di 800 adolescenti, 400 a livello nazionale e 400 a livello regionale toscano tra i 14 e i 25 anni, grazie alla sinergia tra Fondazione Charlie Onlus, Istituto Piepoli e Fondazione Pisa.

A intervistare i soggetti del campione sono stati proprio gli operatori di Charlie, volontari dotati di importanti competenze e di una significativa empatia. Il campione locale, toscano, è stato intervistato in modalità “faccia a faccia”, mentre quello nazionale via web.

Secondo lo studio, per circa l’80% del campione l’adolescenza è un’età difficile e dolorosa, quasi per tutti è un periodo di grande cambiamento, ma circa sei adolescenti su 10 hanno di sé una percezione positiva, di persone “belle, forti, ottimiste” e ben il 90% si considera “buono”, con una percentuale ancora più marcatamente positiva in Toscana. Sette su dieci, però, si considerano “egoisti” e ben sei su dieci si sentono “insicuri”. Nonostante ciò ben il 75% dei giovani toscani (65% su scala nazionale) pensa di piacere agli altri.

Gli adolescenti intervistati credono molto nella famiglia (98% Toscana, 91% nazionale), nell’istruzione (97% Toscana, 89% nazionale) e nell’amore (91%Toscana, 90% nazionale).

Il 44% degli adolescenti toscani è interessato dalla politica, un dato leggermente più basso di quello nazionale (51%), e nega l’idea di "vivere alla giornata pensando solo all’oggi” (d'accordo solo il 26%). Si dichiara “credente" da un punto di vista religioso il 47% dei giovani toscani (51% a livello nazionale). Il livello di soddisfazione della propria vita è più alto in Toscana, dove si considera soddisfatto il 69% del campione (57% a livello nazionale) e dove è altissima la percentuale di risposta positiva alla domanda “Ti piace il posto in cui vivi?” (82% in Toscana, 69% a livello nazionale). Questo dato cala in modo preoccupante nel muoversi dal Nord al Sud del Paese.

Soltanto il 26%, in Toscana, pensa di vivere in un Paese meritocratico (31% a livello nazionale) ed è scarsa la fiducia nella politica (meno di un quarto ha fiducia in generale in chi ci governa).  In un’epoca caratterizzata da precarietà e incertezze, le prospettive a cui ambire si confermano comunque il costruire una famiglia (il 70% degli adolescenti toscani pensa di sposarsi) e avere dei figli (per bel l’84% del campione locale e il 75% di quello nazionale), con un desiderio maggioritario di emancipazione: vorrebbe andare via di casa il 54% del campione toscano e il 65% di quello nazionale.

Benché il sentimento prevalente emerso dalle interviste sia quello della “fiducia” e della “speranza”, la maggioranza del campione associa a termini come “noia” e “abitudine” le proprie giornate tipiche e non mancano elementi di manifestazione del disagio, laddove circa 3 adolescenti su 10 dichiarano di avere pensato al suicidio (marcatamente di più le ragazze) e circa il 15% è attratto da sostanze stupefacenti. A circa un terzo delle ragazze e un quinto dei ragazzi è poi capitato di subire atti di bullismo.

Per quanto concerne il Covid-19, emerge una visione consapevole e responsabile (pochissimi non hanno rispettato le regole durante il lockdown) e un approccio ragionevole e lungimirante: la stragrande maggioranza (l’83% in Toscana) pensa che la situazione si risolverà ma in molto tempo e circa il 50% del campione spende con oculatezza pensando alle conseguenze economiche della pandemia.

Alla presentazione di "Pianeta Adolescenza" sono intervenuti Angelo Migliarini, Presidente Fondazione Charlie Onlus, Alessandro Amadori, Consulente Istituto Piepoli e coordinatore dello studio sull’adolescenza, e l’avvocato Michele Mariani, vicepresidente della Fondazione Pisa.

Durante la sua dettagliata presentazione del rapporto, lo psicologo e analista demoscopico Amadori ha focalizzato l’attenzione sull'approccio degli adulti alle tematiche giovanili: "Noi adulti abbiamo la mente inquinata nel guardare ai ragazzi e alla loro rappresentazione collettiva. Dobbiamo cambiare questo approccio, disinquinarci e mutare prospettiva, partendo da letture reali del pianeta adolescenza, della cosiddetta generazione-Z. Le generazioni precedenti si dovrebbero scusare con gli adolescenti per averli sempre descritti come edonisti da divano, privi di interessi: i dati reali ci dicono tutt'altro”.

"L’analisi - è stato spiegato - è stata mossa dall'esigenza di mettere in campo azioni di promozione e di coordinamento delle funzioni di contrasto al disagio giovanile e alla devianza, ma partendo dal reale punto di vista dei giovani toscani e italiani, dalla ricostruzione fenomenologia del loro mondo.

Lo studio vuole essere funzionale a un approccio realistico e consapevole con il "Pianeta Adolescenza", raramente protagonista del dibattito pubblico e delle priorità strategiche degli adulti. Questi dati possono infatti rappresentare un importante innesco per scelte politiche e di programmazione incisive e coraggiose.

La Fondazione Charlie, dopo 30 anni di esperienza sul campo nell'ascolto degli adolescenti, ha voluto compiere un significativo passo ulteriore e offrire una ricerca rigorosa, realizzata grazie alla importante collaborazione con l'Istituto Piepoli e la Fondazione Pisa. Proprio con la Fondazione Pisa è stato inoltre condiviso l'impegno di pubblicare annualmente un "Rapporto sull'adolescenza", garantendo una continuità degli interventi di ricerca, ascolto e azione che aiuti a comprendere meglio il mondo giovanile, in un'ottica di supporto, stimolo e sinergia verso stakeholder del territorio, Comuni, istituzioni e decisori pubblici.

La narrazione mainstream su questa fascia di popolazione, che tende a presentare gli adolescenti come edonisti distaccati, apatici e ingenui è radicalmente smentita dai risultati di questa indagine. Leggendo le moltissime slide del compendio, emerge una popolazione di giovani brillanti, con idee e opinioni e ambizioni ben precise, con interessi e valori già ben strutturati e con una sviluppata consapevolezza della dimensione sociale, politica ed economica del Paese. Talvolta la loro analisi è lucida e impietosa, ma si conserva la spinta a una visione ottimistica. Interessante come, rispetto al campione nazionale, il campione toscano esprima una migliore auto-percezione, valori più alti di soddisfazione per la qualità della vita, maggiore fiducia nel guardare al futuro".

Charlie telefono amico - 800863096  - è nato nel 1990 come servizio di ascolto anonimo, riservato e gratuito, in riferimento a problematiche legate a tossicodipendenza, alcolismo e AIDS. Charlie si è rivelato fin dal principio uno strumento straordinario per intercettare il disagio e per raccogliere dati sul sommerso. A Charlie, da sempre, si rivolgono persone che per diversi motivi scelgono di non mettersi in contatto con i servizi pubblici o che dall’intervento dei servizi pubblici restano deluse.

Charlie è gestito da operatori volontari, formati, coordinati e supervisionati da uno psicologo. Charlie è attivo tutti i giorni, escluso i festivi dalle ore 19 alle 24. 

La sede di Charlie è a Pontedera, ed è dotata di 8 postazioni telefoniche con accesso a Internet, un centralino che smista il traffico telefonico su sei linee attive e due numeri verdi attivi, quello nazionale di Charlie ed una seconda linea verde che, in caso di necessità, viene associata a progetti e esigenze particolari.

Charlie nel corso degli anni ha modificato i propri obiettivi, il proprio target e le proprie modalità di comunicazione. Da anni si è concentrato sullo studio del disagio giovanile ed adolescenziale, individuando in questa delicata fascia di età, un bisogno di attenzione e di ascolto sempre crescente.

La Fondazione Charlie Onlus è stata creata nel 1997 con lo scopo di gestire, ottimizzare e pubblicizzare l’attività del numero verde nazionale Charlie Telefono Amico, di potenziare la rete di contatti e collaborazioni e di promuovere attività di ricerca e divulgazione sui temi emergenti dall’attività di ascolto, la Fondazione Charlie Onlus è costituita da Comune di Pontedera, Comune di Peccioli, Provincia di Pisa, Cooperativa Sociale Arnera, Geofor SPA e Belvedere SpA. Ha ricevuto il patrocinio della Regione Toscana e della Presidenza del Consiglio dei Ministri per tutte le proprie attività, rispettivamente nel 1998 e nel 2000. Per la realizzazione dei progetti e delle iniziative ha ricevuto contributi e sostegno da: Regione Toscana, Usl, Società della Salute, Unione dei Comuni della Valdera, Fondazione Pisa, Fondazione Piaggio.